HYBRID CIRCLE
Benvenuti agli Hybrid Circle: una breve presentazione ai lettori di Hardsounds.it. Ciao Francesco e ciao a tutti i web-lettori di Hardsounds. Gli Hybrid Circle sono una band che ha alle spalle qualcosa in più di un decennio di attività, ma in verità ha cominciato a suonare solo da 2-3 anni. Due vite, due storie. La prima formazione nacque un po’ per scherzo, sai, la tipica cosa tra i banchi di scuola. Cominciamo a fare le primissime esperienze senza passare per le cover, da subito pezzi originali. Sfortunatamente con il passare del tempo le scelte dei componenti divennero totalmente incompatibili facendo venire meno la stabilità della band. La line-up subì dei cambiamenti drastici e demotivanti e della formazione originale siamo rimasti solo io (Simone) e Stefano. Agli inizi del 2010, dopo un anno di stop, comincia a nascere la nuova line-up che segna l’anno zero e il tanto agognato 'Circle'. Nuova vita, nuove ispirazioni e nuovi obbiettivi. Ci sembra molto interessante il concept dietro al disco: potete parlarcene più diffusamente? 'Before History' prende forma da un racconto, una storia scritta da noi per dare un valore più alto alle liriche, al tema ed all’intero lavoro. Siamo da sempre stati affascinati dal concept album. Creare qualcosa senza un filo logico ben preciso per noi è praticamente impossibile. Ovviamente, nel seguire questo percorso, abbiamo fuso la passione per il genere Sci-Fi alla passione per la musica. In breve (perché stiamo parlando in un libro ed i capitoli li potete trovare all’indirizzo http://www.hybridcircle.net/book), 'Before History' tratta l'avventura di un personaggio (Lex) che si trova a liberare il suo popolo dalla dominazione di una macchina (in perfetta chiave fantascientifica). Nell'album questa avventura è narrata in prima persona dal protagonista. La sfida più grande da parte nostra è stata quella di attribuire un capitolo ad ogni traccia del disco, diciamo che ci piace abbastanza complicarci la vita. Continuerete su questa direzione concettuale o in futuro ci saranno sconvolgimenti? Ti posso anticipare che 'Before History' è il primo di una trilogia, quindi continueremo sicuramente su questa linea. Il vero sconvolgimento lo abbiamo avuto proprio con questo disco perché decreta la vera entrata nel mondo Sci-Fi. In qualche modo avevamo già iniziato con il precedente album 'Alien-Nation', ma non a questi livelli. Scusa se mi dilungo ancora un attimo e se vado un pizzico off-topic, ma credo sia giusto spendere ancora due parole a favore della tematica in generale: mi fa sempre piacere ricevere domande di questo tipo, così come la precedente. Un’intervista è un’ottima occasione per tentare di coinvolgere ancora di più il lettore/ascoltatore in quanto il lavoro di una band non è solo di quello di creare musica, ma è quello di creare un’opera completa. Spesso ci si ferma solo alla musica ed è un peccato perché non si riesce a godere di tutti i dettagli e sfumature che un’artista è in grado di creare. A livello musicale invece in sede di recensione abbiamo riscontrato similitudini con la vecchia verve death dei Fear Factory e un pizzico di Meshuggah: chi vi ha ispirato di più? Ci sono collegamenti con la scena scandinava? Hai citato due dei gruppi che accomunano tutti i membri e sono anche d’accordo che abbiamo apprezzato molto i primi Fear Factory. C’è anche da dire, sempre per confermare le tue impressioni, che nel periodo del primo disco ('Post-Murder Reflections') era presente una fortissima influenza della scena svedese data da gruppi come Inflames, At The Gates, Opeth e chi più ne ha più ne metta. Questa è rimasta fino ad’oggi e si è innestata con le nostre influenze attuali. Quali sono le differenze con i precedenti lavori? Sembra assolutamente un'altra band, cambiata in meglio e molto più sicura di sè. In effetti siamo un’altra band e siamo sempre molto sicuri del nostro lavoro perché viene fuori in modo totalmente naturale dalla pura e genuina ispirazione. La line-up è completamente cambiata da poco più di due anni, ma la differenza musicale è dovuta, ovviamente, anche all’esperienza vissuta con la precedente formazione. 'Post-Murder Reflections' e 'Alien-Nation' sono stati passi fondamentali per il cammino verso i cyber-territori di 'Before-History', infatti quest’ultimo disco ha il gusto della fusione tra lo stile Swedish/Death del primo disco e Prog/Math del secondo. Chiaramente ogni disco è diverso dall’altro per una questione evolutiva, te li immagini tre dischi uguali? Tre fotocopie? Bisogna sempre essere alla ricerca di una nuova soluzione, di una nuova sperimentazione, di un nuovo equilibrio e noi lo facciamo di continuo. Aspettatevi sempre colpi di testa da noi! Come è stato lavorare con la Buil2kill? È sempre bello, positivo e proficuo lavorare con delle persone che intendono il proprio mestiere seriamente e come una passione. Per essere onesti le proposte per la pubblicazione di 'Before History' non sono mancate, ma abbiamo deciso di collaborare con la Buil2Kill perché Trevor (Sadist) e Federico (general manager) si sono dimostrate due persone uniche e speciali. Da subito ti fanno capire che il tempo di giocare o scherzare è finito, ora è un lavoro, e noi non aspettavamo altro, te lo assicuro. È vero che la musica è una passione, ma ci sono tantissimi sacrifici da fare ed avere due persone alle tue spalle che lo sanno e che ti incitano, ti incoraggiano sempre di più è un qualcosa che non ha prezzo. Ce ne sono ancora pochi come loro. Da ammirare. Come vi ponete rispetto all'esecuzione dal vivo? Esecuzione chirurgica oppure l'anima e il coinvolgimento prima di tutto? Bella domanda! All’inizio puntavamo praticamente solo sull’esecuzione trascurando quasi completamente il coinvolgimento, però oggi le cose sono cambiate. Non rinunciamo all’esecuzione chirurgica, ma la affianchiamo ad un grande show e questo mix è in grado di far appassionare il pubblico in modo assolutamente strepitoso. Le persone recepiscono subito, si sentono parte dello spettacolo e ti ripagano con tantissima complicità rendendo ogni data unica ed indimenticabile. Avete programmato date dal vivo? Il 15 settembre 2012 saremo di supporto ai mitici e svedesissimi Grave a Calenzano (Firenze). Il festival in questione (Kings of Darkness: http://www.facebook.com/events/341490979261994/) si terrà presso il Garage Club. A seguire ci saranno succulente novità riguardo un tour. Purtroppo, per il momento, non posso anticiparti nulla, ma posso dirti che sarà una gran cosa! Una curiosità: vi è piaciuto l'ultimo Fear Factory? Un album davvero niente male, ovviamente restiamo sempre legati ed affezionati ai primi lavori di questa straordinaria band! 'The Industrialist', l'album in questione, ha richiesto più di un ascolto per essere apprezzato completamente, però senza ombra di dubbio è un nuovo capolavoro firmato Fear Factory. Ti dirò di più, Matteo (il bassista), li ha anche incontrati a Roma ad una loro data e ci ha raccontato che sul palco sono ancora esplosivo puro. In complesso possiamo dare un otto abbondante. Siamo in chiusura. Consigli alle nuove leve? Grazie! Questa più che una domanda è un complimento visto che noi per primi siamo ancora una nuova leva. Possiamo solo dare un piccolo suggerimento a tutti i nostri “colleghi”: crederci sempre e comunque, poi determinazione, passione e costanza. La musica è l'unica amante che merita tutto questo amore e tutti questi sacrifici, ma soprattutto, il vero consiglio, è quello di non arrendersi mai ed avere fiducia in se stessi e nelle proprie idee. Ci sono dei momenti in cui senti che stai per fallire e ci sono momenti in cui senti che puoi entrare a far parte del professionismo ad alti livelli e credimi, conosciamo benissimo queste sensazioni. Tutt’ora, a volte, capita di riprovarle. Se la vedi in modo davvero serio rischi anche di stare male e sentirti frustrato perché è il tuo progetto, è la tua vita ed è quello in cui credi, quindi mi ripeto: credeteci sempre perché la musica è sinonimo di libertà e questa va “difesa” a qualunque costo. Non gettate la spugna, mai.
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