PRIMAL FEAR

Abbiamo incontrato un rilassato Ralf Scheepers, frontman dei Primal Fear, nel pomeriggio prima del loro concerto per il Metal For Emergency festival 2012. Ecco il risultato della nostra chiaccherata. Ciao Ralf. Per rompere il ghiaccio perchè non mi racconti come sono andati i precedenti concerti che avete tenuto durante questa sessione estiva del vostro Strike Tour 2012? Devo dire che sono andati tutti molto bene. Davvero bene. Ovunque siamo stati accolti davvero alla grandissima dal pubblico. Siamo davvero soddisfatti. Cosa vi aspettate dal concerto di questa sera? Ovviamente ci aspettiamo molto dal pubblico italiano, come ogni volta. Il pubblico italiano è molto attento e molto esigente, e dal punto di vista del calore umano è capace di darti molto. Non ricordo un concerto in Italia dal quale uno di noi sia uscito scontento. Sono ormai sette mesi che 'Unbreakable' è uscito. Con il senno di poi siete completamente soddisfatti di come è venuto? Oppure potendo tornare indietro c'è qualcosa che vorresti modificare? Ovviamente da parte nostra la soddisfazione è piena. Non avremmo mai rilasciato questo disco, così come i dischi precedenti, se non fossimo stati più che soddisfatti di come era venuto. Certo, scusa, ma era una domanda di rito, una di quelle obbligatorie. Che canzoni farete da 'Unbreakable' stasera? Mmm...vediamo se riesco a ricordare la setlist del concerto. Allora, faremo "Give 'Em Hell", "Unbreakable Part II", "Bad Guys Wear Black", forse "Metal Nation" e probabilmente apriremo con "Strike". Come decidete le canzoni di un disco nuovo da mettere in setlist? Beh, innanzitutto bisogna guardare che tipo di concerto stiamo per fare. Ovviamente quando siamo ad un festival la setlist è più breve e più sacrificata. Cerchiamo, quando abbiamo un album nuovo, di metterlo in risalto, inserendo le canzoni che secondo noi sono più efficaci dal vivo. Questo comporta l'eliminare dalla scaletta pezzi più vecchi. E' difficile capire quello che può piacere al pubblico, ma di solito riusciamo a colpire in pieno. Però è un peccato eliminare pezzi come "Demons And Angels" o "Black Sun", anche perchè dal disco 'Black Sun' non fate nessun pezzo dal vivo da un sacco. Io vi ho visto dal vivo non so più quante volte, sei o sette, ma non ricordo di averle mai sentite suonare. Sia "Black Sun", sia "Demons And Angels" sono pezzi che ogni tanto tiriamo fuori dal cassetto. Probabilmente lo abbiamo fatto più spesso durante tour in Asia, o in Sud America. Purtroppo "Black Sun" si basa su una struttura che è comune a molte nostre canzoni, e non possiamo farne troppe così simili per non rendere il concerto monotono. Avete mai pensato di realizzare un altro concept album come 'Black Sun'? No. Mai dire mai, ma preferiamo lasciare i concept album ad altre band. Il prossimo anno sarà il quindicesimo anniversario del vostro debut record. Avete qualcosa di speciale per celebrare la ricorrenza? No, nulla di speciale, solamente continuare a fare tour come nostro solito. Questo è il nostro modo di celebrare; tour, tour, tour ed ancora tour! Cosa è successo con Henny? Cosa vi ha portato allo split? Henny non era il tipo di persona del quale avevamo bisogno all'interno della band. Con il tempo le divergenze a livello umano sono divenute così forti da influire sul lavoro della band e di ognuno di noi, così abbiamo capito che era il momento di cambiare del tutto. Cosa ne pensi del debut album dei Nitrogods di Henny? Grande musica, mi piace! Ti va di presentare tu stesso Alex ai nostri lettori? Certo, Alex è un chitarrista eccezionale, grandissimo. È un grande professionista e siamo fieri di avere con noi un musicista della sua statura. In passato ha suonato per molti anni nei Sinner, oltre che nella sua band personale Alex Beyrodt's Voodo Circle e nei Silent Force. In genere preferiamo non mischiare le line-up di Sinner e Primal Fear, ma per Alex abbiamo fatto uno strappo alla regola. Ed oltre ad Alex abbiamo un uomo nuovo nella band, si chiama Constantine, e proviene dai Mystic Prophecy. Anche lui è un grandissimo chitarrista, oltre che un ragazzo adorabile, ed è con noi al posto di Magnus. Perchè avete registrato il DVD dal vivo con Alex, che all'epoca non faceva parte della band, invece di Magnus? Magnus in quel periodo aveva appena avuto un figlio, e quindi non poteva essere con noi, ed i tempi a nostra disposizione per registrare il live DVD erano inesorabili. Abbiamo quindi pensato di registrarlo con l'aiuto di Alex. A proposito del DVD, una domanda alla quale non ho mai avuto risposta: chi è la donna che duetta con te in "Fighting The Darkness"? E' la Sister Mary dei Queensryche (Pamela Moore, ndr). Mai sentito parlare di Operation Mindcrime? Accidenti, non lo avrei mai immaginato. Rimanendo a "Fighting The Darkness", in una mia intervista con Mat risalente al 2007, Mat mi disse che il brano voleva solamente essere un esperimento a livello di songwriting. Oggi, dopo cinque anni, questo esperimento ti sembra riuscito? Certamente. E' un pezzo che i nostri fan adorano. Pensi che comporrete altri brani di questo tipo in futuro? Mmm, non credo, ma mai dire mai. Cosa mi dici del tuo duetto, all'interno del tuo disco solista con Tim Owens? Oh, è stato davvero un gran bel duetto. Lavorare con Tim è stato davvero facile, anche perchè è una persona davvero alla mano. Sono completamente soddisfatto del risultato ottenuto. Bell'esperienza. Suppongo lo sia stato anche duettare con Simone Simons per "Everytime It Rains". Certamente. Simone è una grande professionista e possiede una voce magnifica. Il risultato ottenuto è fantastico. Pensi che in futuro ci sarà spazio per un tuo nuovo album solista? Per ora non ho nulla del genere in programma, ma mai dire mai. Perchè sulla copertina di '16.6' c'è un corvo e non un'aquila? (ride) Beh, se guardi bene questo uccello è un aquila; ok, è nera come un corvo, ed ha le ali come un corvo, ed assomiglia ad un corvo, ma si tratta di un'aquila. Che dire, è venuta così, un'aquila travestita da corvo. Come funziona il vostro processo di songwriting? Si tratta di lavoro individuale, o il processo avviene a livello di band? Entrambi i casi. Se le idee vengono durante i tour, quando siamo tutti assieme tutto il giorno, allora ci lavoriamo subito tutti assieme, altrimenti ognuno sviluppa la sua idea e poi la presenta agli altri. Come va con la Frontiers records? Benissimo, non potrebbe andare meglio. Siamo proprio soddisfatti del loro lavoro con noi. Cosa ne pensi dei nuovi media, Facebook, Twitter, Youtube, come mezzo di promozione per una band come la vostra? Ovviamente sono canali molto importanti per fare arrivare la nostra musica ai nuovi fan. Non mi sorprenderei se questa sera ci fossero alcuni nuovi fan a vederci dal vivo che hanno scoperto la nostra musica su uno di questi media. Hai ascoltato il disco degli Unisonic? Che ne pensi? Penso che sia grandioso, davvero bello e ben fatto. Non hai mai pensato ad una ipotetica reunion temporanea con Kai per celebrare i primi tempi dei Gamma Ray? No, lui è molto impegnato, ed io sono molto impegnato, ma, ancora una volta, mai dire mai. Tecnica, songwriting, produzione, distribuzione. Quale fattore rende un album un successo? La fortuna, assieme a tutti questi fattori uniti. Ok, Ralf, è tutto, ti lascio andare a prepararti per stasera. Un saluto a tutti coloro che leggeranno questa intervista ed un ringraziamento speciale a te, perchè è sempre bello affrontare interviste ben studiate e non tirate assieme all'ultimo minuto con domande standard.