FEAST FOR THE CROWS
Giovani ma con le idee ben chiare, i tedeschi Feast for the Crows ci raccontano il loro album di debutto "When All Seems to be Burned", prendendo nettamente le distanze dall'ondata metalcore d'oltre oceano.
Ciao Max, prima di tutto raccontaci la breve storia dei Feast for the Crows.
Sono Max dei Feast for the Crows, formazione di Marburg, Germania. La band è stata fondata nel luglio 2006 da
Sebastian e me (i due chitarristi) subito dopo aver deciso di porre fine ai Tear of Phoenix.
Abbiamo dovuto sciogliere la band perchè il nostro singer precedente ha cominciato ad accusare problemi alle corde vocali, oltre ad essersi formate tra di noi alcune differenze di vedute difficili da risolvere. Non c'era quindi altra strada che sciogliere il gruppo.
Stranamente è stato molto facile trovare un battersita, un bassista e un nuovo screamer. Sebastian ha chiesto a suo fratello Simon se voleva far parte dei FFTC, che ha immeditamente cominciato a registrare le parti vocali.
Moritz (drums) e Stefan (bass) li conoscevamo da tempo in quanto fanno parte della scena locale.
Venendo all'aspetto musicale, quali band o musicisti vi hanno ispirato in particolar modo? Ha avuto forse un particolare peso la scena hardcore tedesca degli anni '90?
Tutti noi abbiamo un differente background musicale. Lo stile di Sebastian (guitar) si ispira a gruppi come In Flames, Gates of Ishtar e At the Gates - la vera vecchia scuola del death metal melodico. I gruppi che hanno influenzato me sono invece Iron Maiden, Kataklysm, Manowar, Blind Guardian, The Crown, Vader, Immortal, Iced Earth, Mr. Devin Townsend e Ralph Santolla. Il nostro batterista Moritz è un fanatico del grindcore e dell'hyperblast death metal. Simon e Stefan ascoltano invece moltissimo gruppi hardcore come Terror, Madball, Full Blown Chaos e Sworn Enemy.
Come vedi, non ci sono molte influenze hardcore. Ci piace molto l'hardcore ma la nostra intenzione è di suonare metal.
Cosa ne pensate della scena metal tedesca dei giorni nostri? Specialmente per quanto riguarda l'hardcore e il Death Metal.
Si sta espandendo. Ma come sempre quando la musica si "espande" perde lo spirito underground delle origini e si commercializza. Ci sono molti ragazzini che ad esempio vedono l'hardcore solamente come stile (moda), e niente di più. Un altro problema della musica in generale sono gli mp3. Per molte persone la musica è solamente un file da mettere nel proprio lettore mp3, che può essere quindi ascoltata o "skippata" in qualsiasi momento. In questo modo si fa a gara per avere più mp3 possibili ma non si pone troppa attenzione allo spirito e al feeling, due aspetti che ritengo fondamentali.
Qual è il soggetto portante presente nei testi di "When All Seems to be Burned"?
La maggior parte dei nostri testi descrivono la vita, con i suoi alti e bassi, glorie e ingiustizie. "Take it back" per esempio affronta questo tema tramite il suicidio, "Skycleaver" di contro è una sorta di "stand up and fight" e "Feast for the Crows" parla di alcuni concetti filosofici riguardanti il caos. Quando scriviamo i testi vogliamo che siano il più "esteti" possibili, in particolare abusiamo di metafore per esprimere i nostri concetti.
Due testi sono stati scritti dal nostro vecchio singer Christian Stein, hanno quindi la sua particolare visione e il suo feeling.
Negli ultimi anni si è incrementato molto il fenomeno dei gruppi americani che suonano un "metalcore" con influenze europeee. Cosa ne pensate?
Non abbiamo mai nè pensato nè provato a copiare il metalcore americano perchè io e Sebastian, i due songwriters, scriviamo musica da più di quattro anni. Abbiamo formato il nostro stile quando avevamo 15 e 16 anni. Fino a quel punto abbiamo ascoltato solamente gruppi metal. Ho scoperto il genere solo nel 2004 quando ho ascoltato "Antigone" degli Heaven Shall Burn. In generale preferisco gruppi tipo gli HSB perchè il metalcore americano è tendenzialmente moscio e abusa di clean vocals. Odio quando il metal incontra il pop, ma è indubbio che questo stile venda molto di più. E' un vero peccato.
Siete stati molto influenzati dalla scena Detah Metal scandinava. Cosa ne pensate dell'evoluzione del genere, e in particolare degli ultimi lavori degli In Flames?
Molte delle band che hanno cominciato a suonare quello stile si sono sciolte o hanno mutato radicalmente (The Haunted o In Flames) così il feeling oldschool è ormai solo un lontano ricordo. Il nuovo album degli In Flames è sicuramente superiore agli ultimi due. E' un passo indietro alle origini ma con alcune differenze.
Potete anticipare qualcosa circa il vostro ormai imminente tour europeo?
Non c'è ancora niente di definito ma più informazioni arriveranno molto presto. Date un'occhiata alla nostra homepage o alla nostra pagina myspace.
Quale obiettivo vi siete prefissati di ottenere? Ad esempio, dove vi vedete tra 5 anni?
Il nostro obiettivo principale è di suonare dal vivo il più possibile. Non lo so dove saremo tra qualche anno. Tenteremo di fare il più possibile, tutto qui.
Potete fare un paragone tra la scena hardcore di adesso e quella di qualche anno fa?
Credo ci sia stata la stessa evoluzione che c'è stata nel metal.
Ha raggiunto un numero maggiore di persone, il pubblico è diventato più giovane e lo spirito originario è in netto declino.
Com è il vostro rapporto con Bastardized records?
E' molto buono. Siamo contentissimi di come si stanno comportando, speriamo lo siano anche loro di noi.
Grazie per averci concesso questa intervista. Qualche frase per concludere l'intervista?
Grazie ad Hardsounds.it per questa intervista. Spero che proviate ad ascoltare la nostra musica e se vi piace, magari, che compriate il disco. Horns Up!
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