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EXTREMA

Sono in giro da quasi trent’anni gli Extrema, una delle band più longeve del nostro panorama metal, forti di un’attitudine hardcore sempre in primo piano, anche se attraverso diverse incarnazioni musicali, per la prima volta ne parlano su Hardsounds, toccando tutti i punti della loro carriera, dagli esordi all'ultimo 'The Seed Of Foolishness'. La parola a G.L. e Tommy. Ciao ragazzi, dato che è la prima intervista per Hardsounds, volete spiegare quando e come sono nati gli Extrema? - Tommy: Gli Extrema nascono nei primi anni '80. Nell'87 pubblicano il primo mini-album 'We Fuckin' Care'. Negli anni successivi, dal 1993 ad oggi pubblicano sei album in studio, un disco dal vivo, una raccolta di b-sides e pezzi introvabili, un mini album ed un doppio dvd. Calchiamo i palchi italiani ed europei ininterrottamente dal 1985, e spesso abbiamo condiviso il palco con alcuni dei più grossi ed influenti artisti della scena internazionale. - GL: E io ero un fan della band che andava a pogare ai loro concerti nel lontano 1986! Avete iniziato quasi trent'anni fa, cosa é rimasto in voi di quel periodo? - Tommy: La voglia di suonare prima di tutto per passione, e la ferma volontà di lasciare il segno. - GL: Assolutamente!! Ora il presente é 'The Seed Of Foolishness', un disco violento ed oscuro al tempo stesso. La musica ricalca i testi, quindi? - GL: Diciamo che sono anche i testi che ricalcano la musica in quanto il mood di un pezzo mi ispira immediatamente alcune parole che poi diventeranno il testo della canzone medesima. Per TSOF pero' sono partito dal titolo dell'album che avevo fin dal principio delle prime prove, quindi ho sviluppato la maggior parte dei testi intorno al tema delle teorie di complotto a sfondo massonico/illuminati del NWO, il Nuovo Ordine Mondiale, il che ne fa quasi un concept album. Ho passato gli ultimi anni ad interessarmi a questo argomento ed a guardare la situazione socio/politica andare letteralmente a puttane. E' stato quindi naturale sfogare il tutto nei testi del nuovo album, poi la musica mi ha dato una mano visto che i pezzi sono belli cattivi come piace a noi. Avete scelto "Pyre Of Fire" come primo singolo e video. Come é caduta la scelta su questo brano? - Tommy: L'album è molto vario, ma pensavamo che questa canzone potesse essere un buon apripista. E' un brano complicato, ma allo stesso tempo ha un ottimo ritornello. Seguiranno altri singoli e video. - GL: E' il primo brano che ha preso forma nella primissima session di prove, e come ha detto Tommy ha dentro un po' di tutto e per partire ci sembrava quello giusto. I brani più particolari sono "Ending Prophecies" e "Bones", come sono nati e di cosa parlano? - Tommy: "Bones" è stato uno dei primi che abbiamo scritto per questo album. Musicalmente alterna parti acustiche a parti elettriche con un andamento lento, ma sostenuto. Non è una ballad, assolutamente. Invece "Ending Prophecies" è sicuramente il pezzo più complesso dell'album, direi quasi progressive; si divide in due parti, la prima ovviamente cattivissima e complicatissima, la seconda invece si rifà ad un immaginario musicale che ho preso dal maestro Ennio Morricone, una delle mie influenze più importanti di sempre, al quale ho voluto rendere omaggio con questa parte acustica. - GL: "Ending..." parla delle teorie sulla fine del mondo che secondo me sono messe in giro apposta per dare ancora piu' insicurezza alla già precaria vita quotidiana. Infatti il 21 dicembre 2012 non è successo proprio in bel cazzo di niente. "Bones" invece è un po' il proseguo di "Fear", brano contenuto in 'The Positive Pressure (of Injustice)'. E' un testo molto visionario, ma allo stesso tempo tristemente reale, e come "Ending" parla di fine dell'umanità, ma da parte di un pianeta o di un meteorite di enormi dimensioni, avvenimento che a quanto pare potrebbe comunque succedere prima o poi. Chi sono quelli che vogliono stabilire questo nuovo ordine mondiale, e cosa dobbiamo fare secondo voi? - GL: Avrei delle proposte non troppo pacifiste, ma mi esprimerò dicendo soltanto che già parlarne e trattando l'argomento è un passo avanti non da poco. Sulla loro effettiva identità c'è poco da dire, sono tutti quelli che non vediamo in primo piano, stanno dietro le quinte e usano i politici di turno e la finanza come mezzo per dominarci e controllarci. La rete stessa è un sistema di controllo molto potente, vedi i vari social network. E' il momento in cui non bisogna avere assolutamente paura di esprimere il nostro punto di vista, che è, e deve essere antagonista in quanto mi rifiuto categoricamente di diventare schiavo di questo sistema corrotto e guerrafondaio. Anche "Again And Again" é diversa dal vostro stile, ha influito l'esperienza Rebel Devil su questo? - Tommy: Guarda, quando l'ho scritta pensavo a tutto tranne che ai Rebel Devil, che è un progetto di GL e che, non me ne voglia, tranne il singolo non ho mai ascoltato. - GL: Tommy ha composto il pezzo e io non ho fatto altro che metterci una parte vocale che è ispirata ad un cantante che amo e che stimo tantissimo, Mike Patton. Il testo è venuto dalla nausea che ho nel vedere e sentire tutti i fottuti giorni le MERDACCE, i politici per intenderci, le loro cazzate quotidiane mi hanno portato all'esasperazione. E la conclusiva "A Moment Of Truth" che ricorda i Lynyrd Skynyrd, come é nata? Vi piace giocare con i vari generi? - GL: Puntualizzando che ascoltiamo da sempre ogni tipo di genere musicale, dove ognuno ha le sue preferenze. L'ho composta una mattina mentre stavo suonando la chitarra acustica per far ballare mia figlia. Poi nel pomeriggio l'ho registrata con la mia attrezzatura da casa e l'ho subito spedita via file agli altri. Pensavo che non mi avrebbero neanche risposto, ma invece poco dopo Tommy mi mandò una mail dicendomi che gli piaceva parecchio e che l'avremmo provata alle successive prove. Pensa che Paolo ha registrato la batteria buona la prima, mentre io gli suonavo la chitarra in regia. Poi Tommy ha sviluppato tutto l'arrangiamento che gli ha dato quel tocco southern alla Lynyrd che sentite nell'album; è un pezzo perfetto per chiudere l'album. Come dico spesso è la luce alla fine del tunnel. Per G.L., ennesima ottima prova, poliedrica e di alto livello, è quello che canti che ti dà la carica? Come ti eserciti? - GL: Non mi esercito mai a parte quando ci troviamo per provare o per suonare. Sul serio, il mio riscaldamento sono un po' di pinte di quella buona, ahahah! Mi sono stupito anche io della rapidita' con cui ho fatto le session di voci nel disco, quattro giorni, mai successo prima. Poi quel matto di Gabry, il nostro fonico e producer, mi portava ogni sera a fare festa, quindi il giorno dopo dovevo anche smaltire i postumi della sbronza e rimettermi in sesto per registrare. Ci sono stati un paio di giorni in cui pensavo di darla su e rimandare al giorno successivo, ma come mi capita anche quando siamo in tour, mi sono sempre ripigliato e ho sempre cantato con grande enfasi. Ti ringrazio per i complimenti, mi fanno molto piacere! Per Tommy, tu sei l'unico membro originale degli Extrema. Cosa hai cambiato del tuo modo di suonare dagli esordi, quando la band era un'altra? - Tommy: Sono cresciuto come musicista, ho cercato di affinare la mia tecnica e il mio stare sul palco, In questo album penso di essermi sorpassato nell'esecuzione e nella scrittura. Siete d'accordo sul fatto che Paolo (Crimi, il batterista) ha dato una marcia in più? Da quando c'è lui i vostri dischi sembrano dei treni in corsa! - Tommy: Sicuramente Paolo ha portato una ventata di energia, penso che sia la persona giusta nella band giusta, i gruppi funzionano se tutti i musicisti sono coesi e remano nella stessa direzione. - GL: Paolo ci ha riportati a suonare come agli esordi, veloci e compatti, ha comunque imparato anche lui a buttare un po' l'ancora come si suol dire, altrimenti saremmo una band grindcore, ahahah! Come mai Mattia (Bigi, ex bassista) ha abbandonato la band? Come avete trovato Gabry (Giovanna, il nuovo bassista)? - Tommy: Era fortemente demotivato e non aveva più senso condividere questo percorso insieme, ci siamo parlati e penso che abbiamo tutti preso una saggia decisione separandoci. Ora lui, da quello che so, è soddisfatto del suo presente. Per quanto riguarda Gabri, già ci conoscevamo e in un primo momento gli è stato chiesto di rimpiazzare Mattia per il tempo che noi potessimo organizzare delle audizioni, ma poi le cose tra di noi erano così perfette sia dal lato umano che da quello musicale che abbiamo deciso di annullare le audizioni e di chiedergli di rimanere in pianta stabile. Devo dire che pensiamo di avere fatto come con Paolo il migliore acquisto che potevamo, attualmente il motore gira a mille grazie all'apporto di tutti. - GL: Non ho altro da aggiungere. Gabry è uno di noi, stop!! Siete passati dalla Scarlet alla Fuel Records, continua quindi il balletto delle etichette dopo la Contempo, la Flying, la About Rock e l'Ammonia? - Tommy: In realtà dal 2005 l'etichetta è la nostra e cioè Extremateam, poi cerchiamo di volta in volta licenziatari per distribuire gli album. In questo caso, per quanto riguarda il mercato italiano è stato un ritorno, difatti con la Self ci avevamo già lavorato, con ottimi risultati per 'Better Mad Than Dead' nel 2001. All'estero l'album esce sempre per Scarlet Records, con la quale abbiamo un proficuo accordo dal 2007. Volete parlare di "Overload", il film documentario di Daniele Farina sulla situazione musicale in Italia, tra talent-show, tribute-band ed il mercato discografico? - Tommy: Semplicemente ci hanno chiesto di essere ripresi mentre dicevamo il nostro pensiero su alcune domande sul declino della musica e della sua attitudine. - GL: E' come abbiamo detto nel doc. Forse anche peggio visto che i locali si ostinano a far suonare tutte queste cover/tribute band, ma noi siamo fiduciosi e come negli anni '90 le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro. Neanche allora nessuno si sarebbe aspettato che una band come la nostra avrebbe riempito e creato una scena praticamente dal nulla. Avete realizzato solo sei album in studio dalla vostra nascita, come mai questa "calma" nel fare dischi? E' una scelta ponderata? - Tommy: Certo, facciamo dischi solamente quando ne sentiamo il bisogno, dove sta' scritto che bisogna fare un album ogni due anni? E comunque è vero che abbiamo sei album in studio, ma ci sono anche un live due mini album ed una raccolta di pezzi che abbiamo fatto uscire su compilation, b-sides etc... - GL: C'e' da dire che non siamo mai stati della stessa città, e quindi non possiamo provare frequentemente come invece ci sarebbe sempre piaciuto fare. Forse un paio di album in piu' li avremmo fatti. A proposito dei vostri dischi passati, volete parlarcene? Cominciamo dall'Ep 'We Fuckin'Care'! - Tommy: Primo mini album, avevamo penso sei o sette pezzi, nel mini sono finite le quattro migliori che avevamo, registrato con due lire in uno studio terrificante. Quel mini fece comunque la bellezza di 3000 copie, e per essere un mini autoprodtto in un periodo impossibile direi non male. - GL: Aggiungo che li vidi di supporto agli Slayer del tour di 'Reign in Blood' e il giorno dopo andai subito a comprarmi 'We Fuckin Care', diventando fan della band che tra l'altro già conoscevo. Poi rivoluzione nella line-up, ed ecco l'ancora adesso freschissimo 'Tension At The Seams'. - Tommy: 'Tension...' è un album magico, e diciamo la raccolta del nostro miglior materiale scritto tra WFC ed appunto il 1992. Purtroppo se ho un rammarico e che prima di 'Tension...' avrebbe potuto uscire un album con "M.a.s.s.a.c.r.o.", "Tribal Scream", "Child Abuse", "Carcasses" ed altre, quei pezzi girano solo registrati nei demo. - GL: Esattamente. Abbiamo scartato un bel po' di buone canzoni, ma prima di 'Tension...' non c'erano i presupposti professionali per fare un album di qualità, e quindi abbiamo rifiutato un paio di offerte che ci fecero ai bei tempi. 'The Positive Pressure (Of Injustice)' ed il groove metal. - Tommy: Qui abbiamo deciso di rivoluzionare il sound, di rimanere con una sola chitarra, ovviamente la scrittura dei brani ha obbligatoriamente preso una strada di impatto immediata. - GL: Un album overprodotto secondo me, ma avevamo a disposizione tempo e studi fantastici, quindi era come essere al luna park per noi, e ci siamo sbizzariti. Avevamo pero' come sempre un suono che in Italia possedevano in pochi, ho ricevuto i complimenti dai Pantera in persona ai tempi. Non male!! 'Better Mad Than Dead' deboluccio ed un pò troppo nu, non trovate? - Tommy: No un po' troppo nu, assolutamente no, tranne due pezzi come "Another Nite" e "All Around" penso che sia il nostro album più hardcore, l'album mi piace ancora oggi tantissimo, ma continuo a dire che la produzione era troppo sofisticata ed ha fatto ammosciare il vero potenziale delle canzoni. - GL: Come ha detto Tommy e' più HC degli altri, e ha risentito del fatto che Cris ai tempi si era un po' stufato di suonare a velocita' sostenute e ha rallentato il timing della band. Forse in alcuni pezzi pure un po' troppo, tanto che quando avevo registrato le voci ero arrivato dopo le basi, mi ero stupito di quanto fossero rallentate certe song confronto alla demo della pre-produzione. In ogni caso contiene delle ottime canzoni. 'And The Best Has Yet To Come', compilation di "transizione", con un grande pezzo come "The World Decline" e le riproposizioni delle collaborazioni con gli Articolo 31, volete parlarcene? Come avete avuto l'idea? - Tommy: Dovevamo e volevamo liberarci del contratto con AboutRock, tutti nella band non sopportavano il boss dell'etichetta, abbiamo avuto quindi l'idea di cercare tutti quei pezzi come le cover, i remix, i pezzi usciti sui singoli con gli Articolo e i pezzi usciti su compilation varie e di unirli ai tre pezzi che erano rimasti fuori da 'Better Mad Than Dead', un mero e proprio escamotage per liberarsi da un contratto scomodo. - GL: Poi contiene il pezzo con il miglior testo che abbia mai scritto: "Divin'"..ahahah!! 'Set The World On Fire' ed il ritorno al thrash, mi sembrate piu' a vostra agio, vero? - Tommy: Il primo album con Paolo, un po' fatto di corsa, ma con tanta voglia di rimettersi in gioco e riiniziare a lavorare seriamente dopo l'uscita di Cristiano. - GL: Come ho detto prima Paolo ci ha portato nuova energia e la voglia di tornare a suonare veloci e compatti come è sempre stato nel nostro stile. Inizialmente abbiamo un po' sofferto, poi invece abbiamo per la prima volta composto un pezzo in blastbeat talmente ci stavamo divertendo. 'Pound For Pound', ancora thrash, ma con due pezzi particolari come "From The '80s" e "My Misery", ce lo volete spiegare? - Tommy: Beh, "From the 80's" è il pezzo più thrash dell'album, questo album è stato il primo dove con Paolo siamo riusciti ad esprimerci al 100%. Tornavamo da un tour europeo con un'energia da voler buttare fuori quanto prima possibile. La pecca di questo album e che secondo me ci sono dei pezzi messi dentro per entrare in studio il prima possibile, comunque un grande album. - GL: Devo dare ragione a Tommy, era un po' che non ascoltavamo 'Pound...' e nell'ultimo giro di date lo abbiamo messo in furgone. Ha delle ottime song, ma ci sono troppi riempitivi che non fanno mai decollare l'album, comunque un lavoro al di sopra della media! In mezzo, molti live tra cui il dvd 'Murder Tunes & Broken Bones – 20 Years Anniversary' ed il cd 'Raisin' Hell With Friends'. Si sa che la dimensione live é quella da voi preferita, come va da questo punto di vista e quali sono gli show che ricordate con più piacere? - Tommy: I due prodotti sono strettamente connessi in quanto il cd live non è altro che l'audio dello show all'interno del dvd. In origine avevamo pensato di fare uscire un unico prodotto con i due dvd ed il live, ma poi abbiamo pensato che c'era chi il dvd non lo avrebbe comprato, quindi qui la scelta di fare due uscite distinte. Che dire sul dvd, ho tanto di quel materiale da parte che mi sembrava un peccato non poter condividere alcuni di quei momenti con i nostri fan, pensiamo di aver centrato l'obbiettivo. Bisogna dire anche che comunque il materiale montato nel dvd è solo la punta dell'iceberg, per quanto riguarda la dimensione live sono d'accordo con te: è il nostro habitat naturale, ed in questi giorni continua a venirmi in mente un mitico show del 1994. Era il tour di TATS, suonavamo a Rho con i Ritmo Tribale ed i VM18, ci aspettavamo al massimo 2000 persone, evento gratuito, estivo, all'aperto con tutto il meglio della scena alternativa italiana del momento spalmato nei diversi giorni. Beh, quando siamo saliti sul palco quella sera ci siamo trovati davanti 15.000 persone, roba da accapponarsi la pelle. Quando lo show è iniziato, si è scatenato un pogo a dire poco mostruoso. Come addetti alla sicurezza c'erano gli Hells Angels che si sono trovati in pochi a fronteggiare una bolgia infernale. Ovviamente è finita malissimo, gente menata, noi a dividere la rissa, al momento bruttissime cose, ma oggi memorabili da raccontare. - GL: Il live ci ha permesso di affiatarci e di fare esperienza in tutti questi anni, abbiamo sempre macinato migliaia di km pur di suonare, non mangiavamo e non dormivamo quasi mai agli inizi, ma l'importante era solo suonare ovunque ci chiamassero, quindi 'Murder Tunes and Broken Bones' è un omaggio alla dimensione che piu' amiamo. Ora è anche un grandissimo ricordo visto che il mitico Rolling Stones non esiste più. Voi avete sempre avuto molti amici tra i gruppi italiani, quali sono quelli che vi sono più vicini e se volete parlarne, quali sono quelli che più vi hanno deluso (se ce ne sono)? - Tommy: Siamo amici col 99% delle band Italiane, dai Lacuna Coil, ai Sadist, Necrodeath, Labyrinth per citarne alcune. Scazzi ne abbiamo avuti raramente, quindi non mi soffermerei a parlarne anche perchè di solito quelle band durano il rumore di una scoreggia. - GL: Ahahah, ben detto, pard! Per Tommy, cosa ti ricordi del concerto di supporto agli Slayer nel 1987, quando sostituiste i Malice? - Tommy: Che la settimana prima suonavamo in un oratorio a Baganzola (PR), e la settimana dopo aprivamo per gli Slayer. La scena ai tempi non era come oggi, dove ad ogni angolo di strada c'è una band che suona e che ha la possibilità di farsi notare. Ai tempi ti facevi la gavetta nel vero senso della parola, e se non avevi le palle o la qualità sparivi in un secondo. Noi ormai lottavamo da due anni per cercare di farci notare, ed io continuavo a chiedere di poter fare qualcosa ad alto livello: è semplicemente successo, come dico sempre al posto di lamentarsi di quello che non si ha, è fondamentale lottare per raggiungere ciò che si desidera, in un certo senso la nostra dedizione ci ha aiutato. - GL: Io e gli altri eravamo nell'audience ovviamente, anche se non ci conoscevamo ancora, ho pogato e fatto headbanging come un pazzo quel giorno ed ero orgoglioso che anche in Italia ci fosse una band di livello internazionale!! E del "Gods Of Death" del 1992 al Rolling Stone di Milano? - Tommy: Avevamo appena finito di registrare TATS, eravamo la band italiana della quale si parlava di più, eravamo ormai in giro da un bel po', e ci eravamo costruiti un fanbase fedele, iniziavano a girare le voci che stavamo per fare finalmente uscire il nostro primo album e ci chiesero se volevamo suonare. Ovviamente accettammo, poi avremmo comunque diviso il palco con dei carissimi amici come i Tossic, delle altre band non ho visto nulla, siamo andati a fare festa con gli altri. - GL: Ahahah è vero, mi ricordo che siamo usciti a comperare dei bottiglioni di vino rosso di ultima qualità con i pochi soldi che avevamo in tasca, e poi abbiamo fatto festa!! Ricordo anche una bellissima manifestazione nel 1995, Sonoria. Cosa ricordate di quella stupenda, ma breve kermesse? - Tommy: Mi ricordo che era il festival che la Barley Arts inventò e che per almeno cinque anni era diventato uno dei primi appuntamenti estivi a livello di festival. Noi suonammo il il giorno dopo l'uscita di 'Positive Pressure (of injustice)', in quel momento è stato l'apice della nostra carriera. Ormai eravamo una realtà consolidata e rispettata del nostro panorama. - GL: Era un grande momento e conserviamo dei bellissimi ricordi di quel periodo, avevamo il camerino vicino a quello di Henry Rollins e ti posso garantire che ti intimoriva non poco. Poi è stato un peccato non aver visto i Faith No More dato che quel giorno abbiamo fatto due date. Poi anche li' siamo andati a Lambrusco, ahahah! Cosa vuol dire "attitudine hardcore" nel 2013? - Tommy: Vuole dire continuare a crederci malgrado l'età, le difficoltà e gli infami in giro. - GL: Vuol dire essere veri senza troppe menate, suonare quello che viene dal cuore e scrivere esattamente quello che si pensa senza alcun timore! Siamo al termine dell'intervista, concludete come volete, ne avete piena facoltà! - Tommy: Pensiamo di avere un super album, quindi ascoltatelo, se vi convince compratelo, oppure scaricatelo, ma non a sbafo, poi ci si vede tutti davanti al palco per il massacro collettivo del 2013! - GL: Questo album sara' la vostra medicina, prendetela!!!

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