NEXUS: PERPETUUM KARMA
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04/07/2007Sono passati ben cinque anni dal disco precedente Metanoia, che si dimostrò un disco di grande spessore, per il gruppo sudamericano Nexus. Cinque anni spesi per la creazione di questo concept che tratta il complesso tema dell'ascesa spirituale dell'umanità verso l'illuminazione, cinque anni di attesa per vedere se questo gruppo argentino avesse mantenuto la vena compositiva messa in mostra in precedenza o se con Metanoia si fosse già toccato l'apice. Esce così sul finire del 2006 Perpetuum Karma terzo disco da studio dei Nexus. La prima cosa che si nota prendendo in mano il cd e iniziando l'ascolto è che nella band non c'è più la vocalist femminile Mariela Gonzalez, passata alla band Atempo, e il suo posto dietro il microfono è stato preso dal chitarrista Carlos Lucena con l'aiuto dell'ospite Lito Marcello (che già aveva collaborato con la band in precedenza). Ma l'altra cosa che si nota subito che Lucena e Marcello non fanno certo rimpiangere la vocalist, ma sanno dare la già interpretazione vocale all'interno delle canzoni, riuscendo a dare un'impronta diversa però nel contempo ponendosi come perfetta prosecuzione del lavoro della Gonzales. Addentrandoci di più nei circa 72 minuti di Perpetuum Karma, divisi in 6 lunghe suite, ritroviamo tutto quello che avevamo potuto ascoltare in Metanoia: ampi voli pindarici incentrati su una vena progressive-sinfonica e lunghe parti strumentali con gli organi e il piano a trascinare l'ascoltatore fra un pezzo cantato e l'altro. La musica viva e trasognante, il cantato in spagnola che aiuta a dare quel tocco in più di calore mediterraneo e le melodie che spaziano in lungo e in largo cullano l'ascoltatore dall'inizio alla fine senza lasciarlo un solo secondo e facendolo sperare che il disco non finisca mai. Difficile esprimersi sulle singole tracce perchè siamo di fronte ad un lavoro che non ha picchi verso l'alto o verso il basso, ma dove il livello dei brani si mantiene costantemente alto per tutta la durata dell'album. Fino ad ora, come mi successe per Metanoia, non sono riuscito a trovare un brano che mi piaccia più degli altri, riesco solo a mettere il CD nello stereo ed ascoltarmelo dall'inizio alla fine. La lunga attesa per la terza pubblicazione dei Nexus è valsa la pena, Lucena & co. ci regalano un altro capolavoro del prog rock, ponendosi come band di riferimento mondiale per il genere in lingua latina. Il mio consiglio è quello di procurarvi questo disco insieme al precedente, se non l'avete già fatto, e di metterli nella vostra collezione in un posto di riguardo.
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