DETONATION
Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchere con Koen, chitarrista e vocalist dei fenomenali olandesi Detonation, che hanno recentemente dato alle stampe sotto etichetta Osmose il superbo debutto “An Epic Defiance”; il mio interlocutore si è dimostrato molto loquace e si è prodigato in risposte molto interessanti…la parola a Koen! Ciao Koen! Puoi presentare la band ai nostri lettori? Certo! Dunque Thomas (batteria), Mike (chitarre) e io (chitarra e voce) formammo gli Infernal Dream nel 1997 sottoforma di side project. Tutti e tre avevamo le nostre rispettive band ed essendo amici volevamo fare qualcosa di totalmente nuovo, formare un gruppo dove poter suonare metal estremo e veloce. In un anno riuscimmo a provare circa otto volte insieme e vennero fuori un paio di canzoni; lo stile era vicino al black metal, molto simile ai vecchi Dark Funeral, solo un po’ più melodico. Dopo avere suonato insieme per un anno, decidemmo di cercare un bassista, posto che poi andò a Otto, e da allora le cose cominciarono a migliorare! Provavamo con maggior frequenza e riuscivamo a scrivere molte più canzoni, così cambiammo il nome della band in Detonation, che secondo noi suonava molto meglio di Infernal Dream. Poco tempo dopo, avemmo l’opportunità di partecipare alla compilation “Crushed Skull” con due brani, il problema risiedeva nel fatto che all’epoca non avevamo ancora registrato nulla! Ci recammo quindi in uno studio a basso costo per registrare, in quattro ore, “Life In Hell” e “Slaying The Serpent”, che apparirono poi sulla compilation uscita nel 1999. Fu una sorpresa per noi riscuotere così tanti pareri positivi, e tutto ciò ci diede lo stimolo per registrare qualcosa di più ‘serio’, ovvero l’EP “Lost Euphoria”, che conteneva quattro brani e venne rilasciato dalla Skullcrusher Records nel 2000. Anche questa volta il feedback fu molto positivo, cosa che ci permise di suonare in lungo e in largo per il nostro paese. Dopo avere registrato un cd promo nel 2001 allo scopo di attrarre qualche label, decidemmo di registrare a spese nostre il debut “An Epic Defiance” nei mesi di Luglio e Agosto 2002, visto che nessuna label si era fatta viva. Come siete riusciti a trovare un deal con Osmose, una label che in genere tratta band la cui musica ha un approccio diverso dalla vostra (intendo band di brutal death e di old school black metal)? Dopo aver concluso le registrazioni di “An Epic Defiance”, ne mandammo circa sessanta copie in giro a diverse label mondiali; stavolta la fortuna girò dalla nostra parte, e svariate etichette si mostrarono interessate a noi. Molte ci erano sconosciute, e prima che potessimo firmare un deal con una di queste, fummo chiamati dalla Osmose! Non c’erano dubbi, avremmo firmato per loro visto che la conoscevamo bene per il loro lavoro in passato e per le loro disponibilità. E’ vero che la maggior parte delle bands della Osmose suona death metal o black, ma hanno anche un paio di gruppi che suonano in modo totalmente diverso. Ad ogni modo, non li spaventa mettere sotto contratto band di generi diversi, e non dimentichiamoci che hanno avuto diverse band melodiche nel passato (e in effetti i Dark Tranqullity hanno iniziato proprio su Osmose…Nda). Nella mia recensione ho definito “An Epic Defiance” come il miglior debutto melodic death dell’anno… quali sono le vostre influenze principali quando componete? Sono molto contento che ti sia piaciuto il disco! Non abbiamo delle influenze ben definite quando scriviamo, cerchiamo di essere spontanei; sostanzialmente cominciamo a provare su dei riff, e da lì sviluppiamo la song seguendo l’istinto e jammandoci un po’ sopra. La cosa divertente è che vengono fuori sempre cose melodiche; penso sia lo stile con il quale ci troviamo meglio e che più ci diverte suonare! Quando abbiamo abbastanza riff per una canzone, ne definiamo la struttura e ci aggiungiamo assoli e stacchi vari. Pensi che la scena melodic death/thrash sia diventata noiosa e inflazionata negli ultimi 2 anni? Cosa pensi di band come Norther, Kalmah e Nightrage, che tentano di rinnovare il tipico sound svedese? Beh…non lo so proprio! Non sono molto coinvolto dalla scena attuale, anche se non posso negare che ci siano molte band di melodic death in circolazione. Ho avuto la possibilità di ascoltare il cd dei Nightrage, è davvero un ottimo lavoro! Ma come ti ho già detto, sono più legato al vecchio death melodico, band come Dismember, Edge Of Sanity, e At The Gates per esempio. Però ho notato che un sacco di gente si lamenta della scena attuale… troppe bands, tutto uguale e cose del genere, ma questi gruppi stanno solo facendo le loro cose, se non vi piacciono non le ascoltate e smettete di lamentarvi! Nemmeno a me piacciono molto le band di melodic death troppo soft, ma non vedo ragione per cui dovrei lamentarmi. Di che cosa parlano i testi dell’album? C’è una sorta di filo conduttore che lega i brani tra loro? Tutti i testi di “An Epic Defiance” sono allineati tra loro, parlano tutti di problemi psicologici e personali con i quali abbiamo a che fare nella vita di tutti i giorni. L’artwork si riferisce a questo, la mente umana in certi casi è come una bomba a orologeria, sempre in funzione e pronta ad cogliere il momento giusto per esplodere. I testi parlano di cose con le quali ci confrontiamo tutti i giorni nella nostra società. A questo si riferisce il titolo, An Epic Defiance, in altre parole una riflessione simbolica della nostra visione degli uomini e della società, e come riusciamo a lottare con i problemi che ci affliggono senza perdere il controllo. Devo ammettere che quasi tutti i nostri testi sono perlopiù autobiografici; ad esempio “The Prophecy Unfolds” parla di ciò che ti ho detto prima, e che il ‘bene’ sconfiggerà il ‘male’ prima o poi, non importa quanto male vadano le cose. Altre song sono meno positive, come “The Collision Of Despair”, che parla di come la vita possa far impazzire le persone, soprattutto quando qualcosa va male e la tua sfortuna sembra attrarre altri problemi, finchè la tua mente non riesce più a sopportare tutto ciò e collassa. Niklas Sundin dei Dark Tranquillity è attualmente uno dei più famosi grafici, e anche voi vi siete affidati a lui per l’artwork di “An Epic Defiance”. Come vi è parso il suo metodo di lavoro? Ha fatto tutto da solo o gli avete dato delle indicazioni su come procedere? Niklas è stato l’uomo perfetto con cui lavorare! Quando lo abbiamo contattato la prima volta, ci chiese di mandargli qualche brano per poter determinare l’atmosfera delle canzoni. Qualche tempo dopo, ci inviò 3 soggetti completamente diversi da scegliere; dopo avere selezionato quello che ci soddisfaceva di più, Niklas cominciò a lavorare assiduamente, mandandoci talvolta dei frammenti di artwork perché potessimo renderci conto di come procedeva il tutto. Quindi è stato piuttosto libero di creare qualsiasi cosa gli sembrasse adatta, e abbiamo semplicemente richiesto un paio di correzioni alla fine. “The Last Of My Commands” è probabilmente la miglior canzone dell’album, alcuni riff sono decisamente accostabili agli Iron Maiden. Sei d’accordo? Non nego che siamo fortemente influenzati dai Maiden, ed è un onore essere accostati a loro! Beh si, ho sentito dire a diverse altre persone che “The Last Of My Commands” è la miglior song dell’album. E’ anche una delle mie preferite, è sostanzialmente una song potente e coinvolgente da suonare dal vivo, dove si è dimostrata una vera ‘headbanger song’. La vostra label definisce il vostro album come l’ideale proseguo di “The Gallery” dei Dark Tranquillity. Cosa ne pensi dell’evoluzione di gruppi come, appunto, i Dark Tranquillity e gli In Flames? Ho un profondo rispetto per l’evoluzione che hanno attraversato, come musicista è importante che la musica continui a essere interessante prima di tutto per se stessi. Alcune bands scelgono nuove strade, altre cercando di svilupparsi all’interno del genere che già suonano… l’ultimo album dei Dark Tranquillity spacca davvero il culo a mio avviso, anche se avrei gradito qualcosa di più brutale e veloce da loro. Per quanto riguarda gli In Flames, non li ho più seguiti molto dopo “Whoracle”, un ottimo album a mio avviso, ma come ho detto ascolto melodic metal solo se c’è abbastanza potenza e brutalità. Quindi finora siamo stati accostati ai Dark Tranquillity, soprattutto ultimamente, ma i nostri lavori futuri convinceranno tutti che siamo più coinvolti dal thrash e dal brutal death, e che non abbiamo la minima intenzione di rallentare. Avete in programma un tour o qualcosa del genere al momento? No, al momento nulla. Almeno non ancora. Abbiamo in programma un piccolo tour in Inghilterra per Novembre, faremo probabilmente 6 o 7 shows. Ma per ora preferiamo concentrarci sul nostro paese, l’Olanda; speriamo poi di riuscire a fare un tour europeo il prossimo anno. Cosa pensi degli mp3 e dello scambio di file via p2p? Ho comprato normalmente il vostro album, ma solo pochi giorni dopo la sua release era già scaricabile in rete… Penso sia un’ottima cosa! Il formato mp3 ci ha aiutato moltissimo a divulgare la nostra musica, e ci aiuta ancora! Non saremmo arrivati fino a questo punto senza internet e le sue possibilità. Ovviamente ci sono un sacco di persone che lo criticano, ma sono convinto che quelli che apprezzano la tua musica siano abbastanza onesti da comprare l’album originale, almeno io faccio così. Molte delle band ‘nuove’ le scopro attraverso internet, e compro sempre il disco originale se davvero mi piacciono. Se sei interessato solo a fare soldi con un gruppo, internet e gli mp3 sono sicuramente dannosi, ma diciamo la verità, il metal non serve per fare soldi, ma solamente per esprimere te stesso attraverso la tua musica. Cosa fanno i componenti della band quando non suonano con i Detonation? Siete tutti impegnati nel lavoro o nello studio? Si, abbiamo tutti degli impegni di questo genere. Io e Mike abbiamo dei lavori a tempo pieno, Mike lavora con componenti audio e cose del genere mentre io ricopro una carica amministrativa in una grossa azienda. Thomas è un giornalista freelance e Otto studia Scienze dei Materiali all’Università di Delft. Sarebbe bello guadagnare di più con i Detonation, ma la storia dimostra che non c’è molto da guadagnare in questo ambiente, ahah. Suppongo che avremo sempre dei lavori oltre alla band per doverci mantenere… Concludi l’intervista come preferisci! Ti faccio di nuovo i complimenti per “An Epic Defiance”, davvero un gran album! Spero di poter sentire presto qualcosa di nuovo dai Detonation, ciao! Ok! Grazie mille per questa intervista a te innanzitutto, e i miei saluti vanno ai nostri fans italiani, spero di vedervi presto in tour!
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