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DESTRUCTION

In occasione della data italiana alla Sfinge Metal Pub di Brescia ho avuto il piacere e l’onore di intervistare i Destruction, qualche ora prima della loro esibizione, rappresentati dal carismatico leader Schmier (col chitarrista Mike pronto a intervenire), che si è rivelato una persona disponibile e molto più simpatica di quello che sembrerebbe mostrare il suo truce aspetto. Dopo i saluti di circostanza entriamo nel cuore dell’intervista vera e propria… Ciao! E' un grande piacere per me avere la possibilità di vedere i Destruction qui alla Sfinge, che è per me una sorta di seconda casa… Schmier: È davvero la tua casa questa? Mike: E questo è il soggiorno?? (lo dice ridendo, indicando lo stanzino-magazzino dove svolgiamo l’intervista, n.d.E.) Allora, veniamo a noi: come state? Schmier: Bene grazie, siamo un po’ stanchi, ma stiamo abbastanza bene. Come vi sentite a suonare ancora in Italia? Schmier: È fantastico! In Italia, si sa, c’è un pubblico realmente pazzo e noi amiamo questo tipo di audience. Il pubblico italiano è uno dei più pazzi d’Europa e questo per noi è meraviglioso. Che tipo di show avete preparato? Schmier: Mah, dipende tutto dalla folla che abbiamo davanti; più i ragazzi del pit sono caldi, più noi ci divertiamo, più a lungo suoniamo! Abbiamo una setlist varia che comprende classici e pezzi più recenti, per uno show anche abbastanza lungo se tutto va bene. Preferite suonare in grandi concerti davanti a migliaia di persone o in posti più piccoli e meno dispersivi, come questo? Schmier: Beh, il posto dove suoniamo oggi è davvero piuttosto piccolo, e il problema per questo genere di posti riguarda il lato tecnico, con una strumentazione che spesso non è granché. Mi piacciono comunque anche i posti piccoli, ma con una strumentazione adeguata… oggi è una situazione così così: il suono non sarà potente come potrebbe essere, ma sarà comunque un grande spettacolo. Anche i locali più piccoli comunque ci piacciono…. Quali sono stati i tuoi idoli o le tue influenze quando hai cominciato a suonare? Schmier: Oh è passato troppo tempo, non posso ricordarmelo! (risate, n.d.E.) Well, le influenze ci sono e sono molte, i Motorhead ad esempio sono state una delle prime grandi influenze, ma anche tutta la New Wave Of British Heavy Metal, così come molte punk band. Il tuo album preferito dei Destruction? Schmier: Mmm… “Pleasure To Kill”?!? (altre risate generali, n.d.E.) Beh è difficile da dire. Tutti gli album hanno qualcosa che ti prende, anche se spesso il tuo preferito finisce per essere l’ultimo che hai fatto. È un po’ come per le squadre di calcio, sai, ognuna di esse, come gli album, ha qualcosa di speciale, ed è difficile dire quale sia il mio preferito. Conoscete qualche gruppo thrash metal italiano? Schmier: Beh, non ci sono molte band italiane popolari in Germania. Di sicuro i Necrodeath sono la thrash metal band italiana più famosa. Gli anni ottanta sono davvero il periodo migliore per il thrash metal o questo è solamente un luogo comune? Schmier: Gli eighties sono stati indubbiamente un gran periodo per il thrash metal in tutto il mondo, ma anche il momento attuale sta mostrando buone cose: ci sono nuovi sviluppi per il thrash metal specialmente in paesi come il Sud America; vedo che comunque è un trend che si sta riproponendo, come è già successo negli anni ottanta, che sono stati un grande momento per l’heavy metal in generale, con le televisioni e le radio che spesso davano spazio al metal. C’è qualcuno in Italia, convinto che il thrash tedesco sia solo una ridicola imitazione di quello americano. Io, ovviamente, non sono per nulla d’accordo… Schmier: Well, è indiscutibile il fatto che i Destruction abbiano cominciato a suonare in contemporanea con altre band thrash, quindi come potremmo aver copiato da altri che cominciavano la loro storia insieme a noi? Sono solo stronzate! Le influenze credo siano state reciproche; il nostro primo demo è stato registrato nel 1983… Mike: I thrashers della Bay Area possono essere stati influenzati dai Destruction come i Destruction da loro, è una cosa credo reciproca. Schmier: Esattamente, guarda band come Exodus e Death Angel e vedi che ci sono affinità coi Destruction. Sono influenze reciproche tra la scuola tedesca e quella americana. Così come è vero che siamo stati influenzati dalla NWOBHM e dal movimento punk, soprattutto per l’attitudine e il modo di suonare veloce la chitarra. Chi afferma ciò non sa cosa dice, probabilmente non c’era all’epoca. Come definiresti la musica che fai? Come definiresti i Destruction? Schmier: Non sono un giornalista, ma posso dirti che c’è tanta rabbia e aggressività nei Destruction. A quando il prossimo album? Schmier: Beh, adesso dobbiamo prenderci un po’ di tempo, sai, abbiamo fatto tre album in quattro anni… forse decideremo qualcosa il prossimo anno. Dobbiamo rispettare il contratto con la Nuclear Blast, poi vedremo, ma adesso non posso dirti nulla di preciso, vedremo l’anno prossimo. Cosa rappresenta per te l’heavy metal? Schmier: è un qualcosa di molto personale, ognuno lo vive a modo proprio; è una qualcosa di diverso da tutta l’altra musica, ha un suo stile, un suo seguito; e non abbiamo bisogno di Mtv o di altra merda simile! Cosa mi dici della tua famiglia? O i Destruction sono una famiglia? Schmier: Penso che l’heavy metal sia una famiglia. È un qualcosa che unisce tutto il mondo, sai, ci sono metal fan in Giappone o in Brasile, ovunque, che hanno tutti la stessa passione, amano la musica allo stesso modo, e ogni volta che li incontriamo li sentiamo amici: questa penso sia una specie di famiglia. Vorresti descrivere Mike e Marc con una sola parola? Schmier: Una parola sola? (e li guarda ridendo, n.d.E.) Impossibile! Se vuoi dire qualcosa agli amici di Hardsounds e ai fan italiani… Schmier: Vi ringrazio e siamo davvero felici di suonare qui in Italia perché il pubblico è davvero caldo e selvaggio. In Germania e nell’Europa centrale abbiamo un’audience buona, ma non certo selvaggia come quella che troviamo in Italia, e amiamo questo pubblico. È come quello sudamericano, assolutamente pazzo, e ci piace davvero! Ok, direi che può bastare. Distruggeteci stasera! Schmier: Of course!

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