COALESCE
Ciao e benvenuti su Hardsounds! Presentatevi! Mi chiamo Jes Steineger e suono la chitarra nei Coalesce. Non sono molto bravo. Il vostro sound è abbastanza variegato, come lo descrivereste? Non credo che la nostra musica sia molto variegata. Siamo un gruppo di ragazzi cresciuti nella scena punk underground, nel Midwest degli Stati Uniti. I Coalesce rappresentano la libertà rumorosa che abbiamo ereditato dalla scena; pensiamo più a come percepiamo la musica che come suoni. Questo ci ha portato ad essere mal visti dalla scena metal e rock, che ci ha comunque influenzato, soprattutto perché dal vivo siamo molto imprecisi. In definitiva, non siamo molto originali, ci piace stare insieme e tirare fuori dalla musica qualcosa che non riusciamo ad avere dalle nostre vite ordinarie. Nonostante siate parecchio distanti dal solito metalcore sound, credo che possiate piacere anche a quel tipo di pubblico, voi cosa dite? Non so bene che band costituiscano questo genere. Personalmente odio la definizione metalcore, suona fottutamente stupida alle mie orecchie, ma cosa posso farci? La gente creerà sempre categorie per niente. E’ comune per noi ricevere un demo definito in un certo modo o che assomigliamo a qualcuno, e tutte le volte credo che la gente percepisca i Coalesce come qualcosa di molto diverso da quello che percepisco io. Non siamo una band tecnica, non vogliamo essere i più cattivi o i più complicati. Odiamo quel tipo di distorsione artificiale. Non sono l’odio e la rabbia a tenere in vita i Coalesce, e non ci interessa avere milioni di fan. E’ grandioso che fan del death metal si interessino a noi, ma questo non ci rende simili a quelle band! Siamo quello che siamo, e non ci pensiamo troppo. Ho visto le riviste categorizzarci per quindici anni, e ho sempre pensato che rendesse la musica meno importante. Ox ha dei titoli interessanti, c’è un concept che li lega? Sean ha cercato di rendere il tutto più introspettivo stavolta. In generale, i testi parlano delle lotte che affrontiamo nella vita. Non so se questo lo rendo un concept, ma è tutto quello posso dirti. Sean ha sempre avuto difficoltà a scrivere testi per una band dalle personalità eterogenee, ma credo abbia fatto un ottimo lavoro. In generale comunque non mi è mai interessato più di tanto; io presto più attenzione alla musica. Quali sono i vostri progetti dopo l’uscita di Ox? Abbiamo appena finito un nuovo EP che farà da complemento a Ox, speriamo di farlo uscire per fine anno. Siamo eccitati al pensiero del tour europeo, e speriamo di fare qualche data negli Stati Uniti prima di fine 2009, e anche qualcosa in Giappone nel 2010. Non abbiamo altri piani per ora, vedremo se avremo ancora voglia di fare musica, e vedere se fare un altro disco. Quali sono le vostr influenze principali quando scrivete? Non so se scriviamo in termini di influenze, tipo ‘ora scriviamo una canzone che suoni come X’. Scriviamo e basta. Però abbiamo degli idoli, che riescono a tirare fuori le nostre idee migliori. E’ tutto quello che spero quando scrivo una canzone per i Coalesce: un mix di sessualità, religione, confusione e ribellione. Quali sono secondo voi le migliori band nel panorama metal e hardcore? Non sono molte. Credo Bad Brains, Minor Threat, e Black Flag per l’hardcore. Metallica e Black Sabbath per il metal. Poi ci sono altri gruppi importanti come Fugazi, Jesus Lizard, Tool, Neurosis, Pantera, e Napalm Death. Non posso immaginare il mondo senza queste band. Qual è il significato della copertina? Non so se abbia un significato esatto. E’ un contrasto tra l’astratto e il concreto. Com’è la vita musicale del Kansas? Non lo so in realtà, io vivo a Chicago. Gli altri vicino a Kansas City, ma non credo vedano molti concerti. I Coalesce non sono mai stati celebri in Kansas, avevamo degli amici che venivano a vederci, ma era ben lontano dalle scene di città come Boston o Philadelphia. Credo che la scena sia morta quando abbiamo cominciato a suonare noi; nessuno dei concerti che ho suonato è mai stato ai livelli di quelli che vedevo da ragazzino, anche se forse è solo un fattore dei miei ricordi. Non per denigrare i concerti che ho fatto coi Coalesce, solo che il feeling era diverso. Grazie per il vostro tempo e congratulazioni per Ox, è un ottimo album! Concludete come preferite Grazie mille per i complimenti e per l’intervista. Non vediamo l’ora di essere in Europa, e ci secca non poter suonare di più in Italia, ma è difficile per noi trovare il tempo di girare bene l’Europa. Ma ci saremo, venite a bervi una birra con noi! Grazie ancora
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