HARDSOUNDS COMPILATION: Volume 5
Come cambia il panorama musicale. Rispetto alla prima compilation che pubblicammo nel 2011, le cose sono molto cambiate. Dal punto di vista dei gruppi, molti di questi hanno creato delle minuscole etichette discografiche (e non solo: a volte vere e proprie agenzie che curano promozione e booking, tutto all'insegna del DIY), le quali aggregatesi tra di loro hanno potuto sopperire alla mancanza di un punto intermedio tra la nostra band di quartiere e label più grandi e ancora oggi irraggiungibili. E in secondo luogo il download illegale ha costretto quasi tutti i musicisti a rassegnarsi allo stato delle cose: il disco per cui qualcuno ha sudato sangue è su una piattaforma russa e non lo rimuovono manco per intercessione di Satana in corna e ossa, meglio pensare che lo ascoltino più persone possibile. Di conseguenze, molti di loro regalano le versioni digitali dei propri album, confidando che il vero fan sia onesto almeno un pizzico (offerta "up to you") o almeno compri una maglietta o vada al concerto. Questi fenomeni nel 2011 non erano così sviluppati e soprattutto di base eravamo qualche passo indietro rispetto alla music pollution di oggi, con Spotify e millemila web radio. Ah, non dimentichiamo i fenomeni da baraccone che avendo pubblicato in diversi decenni qualche singolo suonato male e registrato peggio si credono i salvatori del rock italiano. Un passo indietro, a favore dei diciottenni di oggi, non farebbe male. Tornando a noi, che senso ha la quinta compilation di Hardsounds? Beh, innanzitutto abbiamo conosciuto diversi gruppi (oltre a quelli che potete ascoltare qui sotto) e abbiamo notato che la voglia di emergere c'è sempre...E un'altra cosa che si inizia a intravedere è la rabbia per non essere notati, pur essendo in embrione delle grandi band che potrebbero fare macelli se suppor tate adeguatamente. Bene: questa compilation è innanzitutto per loro, per quanti credono e vogliono mettersi in gioco, nella logica giusta per spiccare sulla massa. Sapersi proporre: ti regaliamo un mp3, tu regalaci un feedback, facci sapere che ci hai ascoltato con attenzione. Poi quello che verrà dopo è anche solo eventuale, col passaparola all'amico dell'amico del cugino del gestore di quel locale che era parente di Tizio, che guardacaso ascolta ancora metal, porta avanti un'etichetta e vuole investire sul tuo disco. Ovviamente bisogna sbattersi un sacco, vedi gli Housebreaking (dalla compilation del 2012) che ora hanno debuttato per Scarlet Records, oppure gli O che continuano a splendere nella loro oscurità, o anche le riot grrrrls Maneater, i sontuosi Sunpocrisy, le bestie Necroshine, gli Shores of Null (ora per Candlelight). Forse siamo andati troppo in avanti con la fantasia: la realtà ci dice che tanti altri si sono fermati e hanno cavalcato il loro sogno fino a quando hanno potuto (lavoro, studio, problemi personali sono sempre in agguato). E' anche ai gruppi oramai inattivi - soprattutto delle vecchie compilation, ma il discorso va ampliato - che va il nostro omaggio, come quelli che si sono sciolti, su due piedi ci vengono in mente i Blood Red Water, gli Hideweaver e gli An Ocean Between Us. Sicuramente non sono stati dimenticati. Ovviamente, questo quinto volume della compilation va infine a voi che leggete queste righe, a chi non si fossilizza su un genere, ma fa girare quel criceto nella scatola cranic a e assapora vari generi. Quest'anno i pezzi sono particolarmente abbondanti, non abbiamo tenuto un criterio di divisione settoriale precisa, quindi si spazia come in passato dal rock più melodico a sferragliate heavy per finire in poco rassicuranti paludi sludge. Abbiamo parlato già troppo, meglio cliccare sul tasto di download e iniziare a spulciare le possibili promesse del metal italiano.
Scarica la compilation: https://hardsounds.bandcamp.com/releases
igor
13/12/2015, 11:39
Il discorso di presentazione non fa una piega :)