VARATHRON: Patriarchs of Evil
data
06/05/2018Quattro anni di silenzio e riecco tra le mani un nuovo lavoro dei greci Varathron. Il sound e le melodie dei nostri sono inconfondibili, tanto che 'Patriarchs of Evil' è conferma dello stato di forma della band. Dopo un periodo di tentennamenti in cui parevano aver smarrito in parte la loro vena compositiva e creativa, gli artisti ci regalano un altro lavoro di qualità. Parliamo di black metal, nel tipico ed epico stile del paese di origine. Compassionevoli interpretazioni che ci emozionano e trasportano in una cavalcata che va oltre il classico concetto di epica del nord europa. In tal senso, non possiamo che tributare alla band una personalità ed una voglia di andare oltre il viking, proponendo un pagan che affonda dalle radici di appartenenza. Album ricco di armonie in cui ci perdiamo piacevolmente. Ellenici banchetti, danze e strumenti dal passato che sono trampolino di lancio per pezzi di grande impatto. Tra colonne di marmo si innalza l’eco della nostra anima, sguardo rivolto al mare. Ci immergiamo tra fluttui, in cui sangue versato ne calma la rabbia e voracità. Le coralità di fondo e gli effetti ci portano in un luogo lontano, pregno di mito e in cui lo sguardo si bagna di una lacrima di passione. In più tratti ritroviamo un vero e proprio narratore nella voce di Stefan, poliedrico cantore che si rivolge a noi, creando un vero e proprio filo diretto con l’ascoltatore. Gli acustici fraseggi, i sibili graffianti in sottofondo, lasciano fluire un vero e proprio rituale in cui il concetto musicale di pagan palpita di vita. La produzione crea un ideale equilibrio tra il thrash black e l’ epic, così da ricreare dei vortici angoscianti in cui pensiamo di sprofondare, per poi essere proiettati verso l’alto. Le chitarre dipingono melodie, mentre la ritmica e la voce scolpiscono la dura pietra su cui cerchiamo appiglio. La dinamicità delle strutture non sfora mai nel virtuosismo, concedendo lucentezza ma mai abbagliando con amor proprio. Full-length che non ci ha deluso e che ci emoziona, riproponendo in chiave personale ed ellenica gli insegnamenti dei Bathory. Ci imbattiamo così in un impeto che ci culla verso una cocente passionalità. Sarà difficile restare immobili di fronte alle focose accelerazioni dei Varathron, la cui forza ricorda il mare, e l'eleganza la classicità. Maestosamente eroico, 'Patriarchs of Evil' si candida come pietra miliare del black greco.
Commenti