VAMPIRE: Rex
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04/08/2020Un deciso tuffo nel passato questo terzo lavoro dei Vampire. La copertina, il titolo, tutto faceva pensare a un remaster di una release underground fine anni '80, e sui contenuti ci siamo pure: immaginate un frullato tra Iron Maiden, Possessed, primi Kreator e Dissection. La intro è sostanzialmente una prima parte della title track, inizia con un classico NWOBHM per poi evolvere nel caos, con riff essenziali, linee vocali graffianti e in generale un gran macello. “Inspiritus” è un ignorantissimo thrash-black ottantiano. Molto bella poi “Moloch”, con un fighissimo assolo maideniano e ritmiche pesanti e sporche che sembrano uscite direttamente da ‘Seven Chruches’. In certi momenti (“Wiru-Akka”) l’anima black sembra prevalere, senza mai prendere il sopravvento nell’insieme. Non c’è molto altro da aggiungere, se non che a livello di produzione il disco raggiunge livelli di sporcizia funzionali, ed i pezzi funzionano per quanto il tutto sia datato e fuori tempo massimo. Ma cosa possiamo dirvi, funziona. È quello che conta, no?
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