TRAILS OF SORROW: Languish In Oblivion
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14/08/2012Dark funeral doom nella migliore accezione del termine; voci pulite, ancestrali e riverberate (ode ad un pietra miliare di una grande new wave band italiana: 'Siberia' dei Diaframma), poesie decadenti recitate in italiano ("Living As To Live Is To Suffer" un manifesto d'intenti), tastiere grevi e asfissianti che sanno anche essere di una delicatezza stringente ("Trees Crying Leaves"): l’umana disperazione regna sovrana. Iper lentezza, atmosfere alla Dead Can Dance ammantate da un organo che rimanda la memoria all’uso che ne faceva Paul Chain ("Grave Of Loneliness"); growling, produzione cristallina che enfatizza ancor di più la solennità e la tristezza del sound. La musica dei Trails Of Sorrow è capace di farvi gelare il sangue sotto il sole di piena estate (esattamente quando abbiamo ascoltato il lavoro in questione) con 40 gradi all’ombra; se cercate felicità e spensieratezza rivolgetevi altrove, qui regna la rassegnazione per un domani ormai segnato.
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