TBP: Musical Colors
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05/02/2015Dopo i notevoli (e meritatissimi) riconoscimenti relativi al debut album della creatura TBP concepita da Mario Contarino, sfortunato compositore romano al quale gli è stata diagnosticata fin dai primi anni di età la distrofia muscolare, portandolo progressivamente alla totale paralisi ed impedendogli del tutto di suonare, ma che non gli ha certo scalfito lo spirito e la voglia di andare avanti. Ecco che ci troviamo dinanzi al secondo atto portato a compimento dallo stesso Mario (facendo ricorso a particolari software), con il contributo anche stavolta di Giacomo Castellano sia in veste di producer, sia ovviamente come chitarrista in alcuni brani. Il lavoro è stato realizzato arruolando una pletora di top players di casa nostra con l'unica variante straniera in John Macaluso, che riescono perfettamente a trasporre in musica le geniali idee del bravissimo Mario. Pur con la netta prevalenza dei brani strumentali rispetto ai cantati non possiamo fare a meno di sottolineare la varietà di stili e di sfumature, in cui si passa senza contraccolpi dallo shredding in stile Vai/Satriani nell'opener "Orient Express", all'eclettismo in "Musical Colors", meravigliosa traccia tra fusion e prog che emana calore e positività a non finire. L'anima hard & heavy è comunque quella che riesce a venir fuori con maggior insistenza, e trova la sua massima espressione nella nervosa "Lady Hope", nella veloce "The Scorpion", nella sperimentale "Cry For Nothing" dove il metal incontra l'elettronica e nelle cadenze sabbathiane epoca Dio/Tony Martin in "Wishing Well". Mario ci saluta con un'altra pennellata di classe, la bellissima "Good Luck" (dedicata ad un suo amico trasferitosi negli USA), dal raffinatissimo flavour latino. Noi non possiamo far altro che ringraziare di cuore questa meravigliosa persona per averci donato un'opera veramente sui generis, dove le elevate proprietà compositive vengono esaltate dall'eccellente qualità strumentale dei personaggi coinvolti.
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