SABIENDAS: Repulsive Transgression
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14/07/2020Davvero niente male questo nuovo album dei teutonici Sabiendas, che sulla falsariga dei connazionali Jungle Rot ci portano un lavoro che sa di primi anni 90. In questo ‘Repulsive Transgression’ la complessità è quasi abolita, l’opener “The Human Centipede” lo testimonia molto bene con i suoi riff quadrati ed essenziali, pura scuola anni '90. Lo stesso che si trova nei mid tempo e nelle ritmiche di “General Butt Naked”, ma ci sono anche momenti come “Served Cold” e “Divine Manhunt” in cui le cose si fanno leggermente più complicate, ma senza esagerare. In ogni caso fa piacere sentire che, nonostante la band abbia deciso di dedicarsi a un sound quanto più essenziale, ci sono momenti in cui i pezzi risultano tutt’altro che piatti, con le due chitarre che sfornano riff potenti e pesanti, senza mai risultare monotoni. Davvero greve il riferimento a Josef Fritzl nella conclusiva “Dungeon Keeper”, ma in fondo il Death metal è uno dei pochi baluardi rimasti contro l’avanzata del politicamente corretto. Innovazione zero, ma gran bel disco.
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