ONRYO: Muto
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18/09/2017Un frontale con un treno lanciato a folle velocità; ma non è solo l’impatto ad essere rovinoso, attenti ai detriti che schizzano a velocità folli tagliando la pelle come il burro. Esordio sulla breve distanza (quattro brani che non lasciano dubbi alcuni sul potenziale distruttivo) via Everlasting Spew Records (occhio a questa label tutta italiana specializzata in sonorità estreme) per questo modernissimo combo romano, noto già dal 2012 per aver portato in giro un demo e devastato diversi club della capitale di spalla a realtà già affermate quali Hour of Penance, Nero di Marte, Nader Sadek e non ultimo il Frantic festival in abruzzo. La band vanta nelle sue fila il Gene Hoglan italiano al secolo Giulio Galati il quale milita contemporaneamente negli Hideous Divinity, Germanotta Youth e Nero Di Marte (praticamente non dorme di notte), mentre Daniel Casari si ‘limita’ a prestare la possente ugola (growling/screaming di eccelso livello che trova la sua massima espressione in sede live, quindi niente filtri o sovraincisioni e diavolerie strane in sede di registrazione) anche nei Tibia, quando non svolge l’altra attività per cui è conosciuto: fonico. L’esperienza pregressa permette alla band di trovare il giusto bilanciamento tra grindcore, djent, noise, mathcore ed industrial con la destrezza dei veterani ai quali si ispirano: Rotten Sound, Nasum, The Dillinger Escape Plan e Cephalic Carnage. Notevole.
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