NEMUS: Stein–Mensch
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01/09/2020Digressioni malinconiche, armonie raffinate e ricercatezza post rock, sono i punti di forza di 'Stein – Mensch', terza fatica in studio per la one man band Nemus. Il progetto si muove tra presente e passato, muovendosi tra le righe del black metal, tra stati d’animo talvolta contrastanti. Speranza, mestizia e poi rabbia, in un contesto di contemplazione che ammalia. Partendo dalla scuola teutonica, i nostri si inerpicano su tragitti di matrice thrash talvolta, soprattutto per gli assoli delle chitarre, andando a sfiorare Bathory e il pagan metal. Il disco si fregia di epiche cavalcate verso il cielo, digressioni nelle strutture che ci prendono per mano, arricchite da un sapiente uso delle voci. Intrecci mai banali, in cui l’emozione ci arriva naturalmente. Il sound è reso perfettamente, produzione che esalta la qualità senza snaturare l’essenza black del progetto. Nemus dà l’impressione di essere libero da dogma o mode, instillando nell’ascoltatore sentimenti con spontaneità. Non mancano istanti più marziali, scanditi da una chitarra che tesse orpelli ed ambientazioni sempre mutevoli. Sinceri complimenti a Frank Riegler, artista competente che non fa sentire la mancanza di altri esecutori nella band, la cui professionalità va a braccetto con l’ispirazione.
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