JOSH TODD & THE CONFLICT: Year of The Tiger
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10/10/2017Parcheggiati momentaneamente in garage i Buckberry, Josh Todd dà vita ad una nuova band davvero cazzuta e sputa fuori un disco dalla doppia anima, un vero e proprio ossimoro sonoro: un calcio negli stinchi ed una carezza, e senza perdere pezzi per strada. Attitudine punkereccia, sfrontata, dinamitarda, mentre allo stesso modo emerge un'indole riflessiva che trova sfogo in ballad e brani semi-acustici dal tiro decisamente più da classifica, ma dai contenuti tematici importanti. A conti fatti 'Year Of The Tiger' risulta essere un disco muscoloso ed introspettivo in cui Josh la fa da padrone con il suo carisma, puntellando le canzoni con la sua spudorata voluttuosità emotiva, contornandole con badili stracolmi di rabbia e di riguardi leziosi, ma onesti, come capita a chi nella vita ne ha viste già tante e non vuole saperne di arrendersi. Scortato da Steve D. - compagno di merende negli stessi Buckberry - Todd si affida perlopiù al suo istinto, lavorando poi sodo sulle schegge sonore e sugli arrangiamenti che ne conseguono, consegnadoci un album concreto e schietto, un'urgenza impulsiva che non vedeva l'ora di essere incisa ed immortalata. Come per dire...fucked up...softly.
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