IN THE WOODS...: Cease the Day
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08/01/2019Tornano a farsi sentire gli In the Woods, band dalla tribolata storia e dalla line-up originaria che trova all’appello il solo Anders Kobro. La band, tornata con un full-length nel 2016, regalò nuovi interessanti spunti di matrice gothic al consueto black metal avanguardistico, lasciando alcuni, soprattutto i vecchi fan, un po’ con l’amaro in bocca. 'Cease the Day' torna su quelle ambientazioni progressive ed appunto post-black metal tanto care ai norvegesi, paradossalmente somigliando ad attitudini che non sono proprie degli attuali componenti del gruppo. Il full-length gusta per melodie e classe, senza apportare nulla di avantgarde e cullandosi tra le innevate cime di Norvegia. Il risultato è un disco piacevole, dalle trame vocali evocative ed emozionanti, sicuramente capace di attirare nuovamente gli amanti del progetto, ma seguendo pedissequamente le linee già tracciate dai fasti degli In the Woods. Malinconia e speranza, meditative suite che scaldano il cuore indubbiamente, trasmettendo una pace e una consapevolezza appaganti. Nulla esce dal “seminato”, ma la tecnica e la produzione di altissimo livello non fanno altro che dare certezze di qualità. Ci sbilanciamo dicendo che forse manca un po’ di genuinità, o comunque quello spirito originario che la originale line-up aveva ma che, per svariate e sfortunate ragioni, ora non può più esistere. Il percorso artistico degli In the Woods... è paradossalmente terminato già. I nuovi membri potrebbero sviluppare idee proprie, come del resto era accaduto in Pure, ma non sappiamo quanto senso possa avere continuare con questo moniker, piuttosto che con una vera e propria nuova creatura. Riflessioni a parte, Cease the Day fluisce gradevolmente, riportandoci poi su lidi innevati e cime ardenti di nera fiamma. Black metal e progressive in un lavoro che riesce ad ammaliare ma che palesa limiti legati ad un blasone oggettivamente scomodo.
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