FIERCE ATMOSPHERES: The Speed Of Dreams

I Fierce Atmospheres sono attivi addirittura dal 2001, ma dopo una serie di demo ed Ep, il loro primo full-length arriva solo nel 2018, seguito da questo 'The Speed Of Dreams' del 2021. L'album, tuttavia, all'epoca non ha goduto di una grande distribuzione, specialmente in Europa, ragion per cui adesso viene ripubblicato con una nuova etichetta, la Sliptrick Records. Lo stile della band di Chicago è caratterizzato fondamentalmente da uno US Power metal con forti elementi prog metal, costruito attorno ai riff delle due chitarre, una ritmica tecnica e solida e la voce alta ma potente e persino un po' roca del cantante Taran DePablos. I brani esprimono dunque queste caratteristiche con decisione: non si ravvisa un gran gusto melodico, mentre il sound punta molto, appunto, sulla forza d'impatto di chitarre e batteria, con un approccio che però non è affatto grezzo ma cerca in qualche modo di essere tecnico. I musicisti evitano però di strafare o di puntare su soluzioni di mero virtuosismo, ma non disdegnano di far ricorso, talvolta, anche a tempi complessi o cambi tematici in perfetta tradizione prog: anzi, è proprio in questi casi che i Fierce Atmospeheres ci convincono maggiormente. Tra gli highlight annoveriamo senz'altro le splendide "From Ashes" e "One More For The Dying", ma anche "Fear Is A One Way", "A Song To The Land Of The Living" e "Servant": in generale, in verità, tutta la parte centrale della tracklist ci sembra un po' meno brillante, ma la nostra sensazione è che con "The Speed Of Dreams" i Fierce Atmospheres se ne infischino di seguire trend particolari e vadano piuttosto dritti per la propria strada. Per tale ragione, ci sembra arduo prevedere un grande successo per questo disco, sicuramente curato e realizzato professionalmente, ma con un songwriting che non è sempre particolarmente accattivante. La band fa però ascoltare tante buone cose e la bravura dei musicisti è fuori discussione, quindi riteniamo che possa effettivamente risultare un disco interessante per gli amanti del prog metal e dell'heavy/power americano, fermo restando che ci sono tutte le potenzialità per fare ancora meglio e, in tal senso, ci aspettiamo che il nuovo chitarrista Marco Severini potrà rappresentare un innesto molto utile.