DECEASED: Ghostly White
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16/03/2019Fulmine a ciel sereno cade appena prima dell’uscita di 'Ghostly White', ultima fatica discografica degli statunitensi Deceased: parliamo della scomparsa del batterista Dave "Scarface" Castillo. Band rimasta nel panorama underground, nonostante siano progetto di assoluto valore, i Deceased sono sinonimo di qualità e coerenza, artisti che dovrebbero essere sviscerati dall’ascoltatore ed amante della musica. Il sound è un concentrato di thrash/death metal, in questa veste più vicino a Venom, Moterhead, con innesti di heavy metal NWOBHM a baluginare tra le note. Resta la componente del genere della morte, ma a differenza del passato, il ruvido sapore del black thrash e dell’heavy prendono il sopravvento. La corposa durata del disco e dei singoli brani è ben supportata da una certa varietà delle strutture. Nonostante la tradizione regni sovrana, non possiamo dire che i pezzi siano prevedibili e che ci si annoi. Il selvaggio uso della batteria, il pathos che si va via via creando tra blasfemi riff di chitarra e voci taglienti, sono vere e proprie scosse telluriche per l’ascoltatore. Emozioni che dissetano gli amanti della old school, lapilli tecnici che sfamano i più esigenti. Ghostly White è l’equilibrio ideale tra rabbia genuina ed epici fraseggi heavy, macchina che tutto macina e che riesce a mostrare di sé livree raffinate, diventando creatura mitologica. Le ripartenze di cui vive il disco, l’entusiasmo e l’adrenalina profuse sono marchio di fabbrica per una band di valore assoluto, la cui spensierata atenticità e geniale concretezza dovrebbero avere la considerazione che meritano. Auspichiamo che la triste scomparsa di Dave non sia causa per la fine di una carriera di una band che ha certamente ancora tanto da dire e dare.
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