BROKE{N}BLUE: NORTHERN LIGHT

Dopo la recensione di "The Waiting", stesa durante il 2005 appena trascorso, per completare la discussione sulla carriera discografica dei Broke{n}Blue è necessario fare un piccolo passo indietro, il tutto per arrivare sino all'anno 2001, il quale ha visto la band scandinava timbrare il cartellino del proprio debut cd, intitolato "Northern Light". Tale lavoro in studio contiene, senza mezzi termini, le prime avvisaglie di tutti i migliori elementi di quello che sarebbe diventato il marchio di fabbrica relativo al gruppo stesso, successivamente intravisti all'interno del positivo "The Waiting". Ecco così che le parti vocali di Eva Eggesjö Abrahamsson, adattate su un background sonoro che risente senza mezzi termini delle preponderanti influenze di stile eighties, si fondono alla perfezione con quelle offerte dal proprio alter ego maschile Peter Gustavsson, qui più che mai accostabile, per il proprio tono leggermente roco ma profondo, a quello di Paul Shortino. La produzione esecutiva, che comunque fatica a reggere il confronto con quella del già citato secondo cd, non ha però fallito nel combinare al meglio in una buona amalgama tutti i migliori elementi della proposta firmata dalla penna del songwriter Lars Abrahamsson, inclusi gli avvolgenti arrangiamenti di tastiere che donano a "Northern Light" uno stuzzicante retrogusto pomp nordeuropeo. Non servono altre parole per sottolineare il grande feeling musicale contenuto in questo esordio dei Broke{n}Blue, una monicker che si è giustamente riagliato il proprio piccolo spazio all'interno della scena AOR attuale, il tutto grazie alle suadenti melodie proposte e al sentimemnto profuso in ogni brano, vero e proprio pane per tutti gli AORsters che si definiscano tali. Un ottimo punto di partenza per capire appieno l'evoluzione della carriera del gruppo scandinavo, ora accasatosi all'interno del roster della teutonica MTM Music.