BE'LAKOR: OF BREATH AND BONE
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17/05/2012Tornano alle scene gli australiani Be'lakor che propongono un sound melodico e delicato pieno di richiami alla Svezia anni Novanta, e nella sua accezione più morbida. I riferimenti più evidenti vanno a Sentenced e Opeth di qualche anno fa, perché fin dalle prime battute si viene avvolti da un'aura malinconica e oscura, cullati da composizioni lunghe e ricamate con sottili venature progressive. Il problema è che si viene cullati fin troppo e alla lunga il sound diventa noioso e ripetitivo, perché manca l'ingegno (e la tecnica) di Akerfeldt e compagnia, qui compensata con infinite melodie al glucosio sottolineate da tastiere epiche che stancano quasi subito. Un disco lento, triste, sempre uguale a sé stesso, che scoccerebbe anche il fan più ottuso dello swedeath melodico.
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