ATTITUDE: HARD ROCK SALOON
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01/07/2014Quattro anni di vita con un EP ('Sex attitude & Rock’n’roll' - 2012), un debutto discografico ('Autodistruzione' - 2013) e oggi un nuovo capitolo di quella che sembra essere una storia di devozione totale per quel che Angus Young e soci hanno insegnato nel corso degli anni. Questi sono gli Attitude - band dal nome ingombrante verrebbe da dire – quattro musicisti che ce la stanno mettendo tutta per emergere attraverso un genere musicale che, seppur passato di moda, a loro piace parecchio. Largo alla passione quindi e a 'Hard Rock Saloon' il classico prodotto ad alto tasso alcolico che mostra subito i muscoli al primo ascolto attraverso riff al vetriolo, ed a brani tutto sommato gradevoli all’ascolto pur non toccando mai vette altissime. Stiamo parlando di un genere musicale a più riprese abusato, dove tutto – o quasi – è stato detto e dove è realmente difficile emergere oggigiorno. Il gruppo pare però non demordere muovendosi con convinzione su ciò che andava per la maggiore tra gli anni 70/80, prodigandosi in brani dal ritornello catchy e dall’assolo vecchia scuola, di quelli “studiati ma non troppo” per intenderci. Tutto ok fino a questo punto, con un tot di brani molto punk-rock nel mood e decisamente danzerecci, e un cantante che si danna l’anima per tenere testa ai compagni di viaggio, segno che fondamentalmente qui tutti ci credono parecchio. Ciò che non capiamo/digeriamo è la scelta di proporsi in lingua madre, autolesionismo allo stato puro per una band che potrebbe avere più seguito all’estero che in Italia. E’ una scelta personale e come tale va trattata certo, ma di sicuro fa strano trovarsi ad avere a che fare con una hard rock band che si propone in questa maniera. Detto questo il risultato finale è sicuramente positivo, a iniziare dalla produzione a cura di Jaxon Vex.
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