MORGUE ENSEMBLE

Simone Salvatori, tra i suoi diversi progetti e collaborazioni musicali, ha trovato lo spazio per mettere in mostra la passione per la musica elettronica, coadiuvata da una mostra espositiva dei cadaveri che circondano la sua vita lavorativa di tanatoesteta (truccatore dei morti). Ascoltando ciò che è disponibile su Bandcamp dei Morgue Ensemble, lo scorso 13 ottobre ci aspettavamo un concerto più oscuro, sepolcrale, più sul dark ambient, invece siamo stati sorpresi da un sound che si muoveva, tra tracce edite ed inedite, lungo atmosfere meno sinistre: tra John Carpenter, Tangerine Dream, Front Line Assembly, Test Department, Coil, Fabio Frizzi, Death In June, world music e retro wave; sonorità si cupe, ma più sognanti e cinematografiche supportate da una ritmica tribal/marziale e coadiuvate da immagini retropalco che ritraevano gli ospiti dell'obitorio. L'iconografia del personaggio è di chiara derivazione Death in June, sua grande influenza e passione fin dalla fondazione degli Spiritual Front, infatti il performer si è presentato sul palco indossando una tuta bianca con una maschera che richiamava quella del medico della peste, utilizzata da Douglas Pierce, mentre mandava a ciclo continuo le basi pre-registrate sulle quali suonava tamburi; il tutto perpetrato attraverso una mimica plastica, ma essenziale. Il pubblico è stato in assorta fruizione per tutti i 35 minuti di set, bramoso di ulteriori tracce che purtroppo non hanno avuto luogo poiché nessuno ha chiesto il bis. La sonorizzazione della morte non è stata mai così piacevole.