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FUORI USO

Anche stasera una trasferta! Alla volta della Sfinge di Brescia, mi accingo a seguire l'ennesimo concerto di power metal. Squilla il mio telefono cellulare ed un caro amico scandisce poche ma precise parole: "Power Symphony KO! Per le ore 20.00 devi essere alla Sfinge per intervistare i Fuori Uso, la band che si esibirà in sostituzione di quella defezionaria". "Ma sei fuori di testa?", rispondo io. E lui: "Fuori Uso! Ho detto F U O R I U S O! Ciao e non tardare!". Vivo in un mondo di matti! Fortunatamente conosco un pò i Fuori Uso e sono comunque contento di poter assistere ad un concerto che si prefigura altrettanto potente ed infuocato quanto quello annunciato dai Power Symphony. Termianta la folle chiacchierata con i quattro bergamaschi (potete leggerla su questo stesso sito nella sezione "Interviste") e consumata la cena d'obbligo, inizia lo spettacolo... e che spettacolo! Lo show dei Fuori Uso è caratterizzato da un forte impatto visivo. Al contrario di quanto si possa pensare per una band che si propone come street/glam, il look dei quattro sul palco è caratterizzato da forti dosi di elementi darkeggianti, a partire dal trucco che ricorda non poco quello di un certo "corvo" di cinematografica memoria. La confidenza con il palco rende, le già dissacranti movenze dei componenti la band molto accattivanti ed il pubblico dimostra da subito di gradirne la teatralità dei gesti scenici. Ma i Fuori Uso non sono solo scena, bensì, con la loro musica, dispensano concretezza e potenza, lasciando a bocca aperta persino i defender più accaniti, convinti, sino ad un cero punto, di aver sbagliato serata! L'inizo delle danze è dei più potenti, con due tra i pezzi più famosi della band, quei "Big Shot Tokyo" e "Dancin’ In My Fire" che, tra sonorità r'n'r rabbiose e grezze, e melodie orecchiabili ma mai scontate, hanno aperto le porte del successo ai 4 ragazzi terribili! Dopo un'inizio così spedito, ci si potrebbe attendere una manciata di altri brani più o meno carini, prima di andare tutti a letto e dire: "Bravini questi Fuori Uso, faranno strada". Niente di più sbagliato, perchè nonostante la scarna discografia, la band può vantare un carnet di brani nuovissimi e pronti ad essere vomitati con esperienza su un pubblico in crescente visibilio. Da riflettere sul fatto che nei circa 90 minuti di musica e su 15 canzoni proposte, trovano posto solo due cover ("You Spin Me Round" dei Dead Or Alive e "Anarchy In The U.K." dei Sex Pistols). Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, c'è da segnalare la grinta e la potenza del piccolo drummer Tnt, la precisione del carismatico bass player Lucky, e la duttilità ed estrema bravura di Van Toxic, che con la sua chitarra, infonde quel gusto "unico che fa unici" i Fuori Uso. Discorso a parte va fatto per Holly, la vera pedina strategica della band. Holly è un front man VERO. Mai invadente, timido ma aggressivo, Holly riesce a coordinare come un maestro d'orchestra, i vari momenti musicali, dando il giusto apporto visivo e vocale all'insieme del gruppo. In un genere come il rock'n'roll, è facile dimenticare la finalità per cui si sta su un palcoscenico, travisando quello che si fa e credendo di essere dei in terra. Questo porta alla morte prematura di un sogno, quale è una band. Un vero front man, questo deve saperlo e deve lavorare per fare il bene della sua band. Holly è tutto questo: un ottimo cantante con personalità e timbrica inconfondibile, un giusto polo di attrazione per il pubblico, un essenziale collante delle varie componenti e dei vari tempi della band. Ora basta! Ci sono solo due parole per descrivere i Fuori Uso: "quasi" e "perfetti". La prima forse è superflua ma mi sento di lasciarla far capolino d'avanti alla seconda, per dare la possibilità alla band di continuare ad esprimersi liberamente e in modo fresco e spontaneo, così come ha fatto sino ad ora. Lo show, si avvia verso la fine e così giunge il momento, anche, della bellissima "Goin' Fast". Non nego di averla attesa per l'intera serata. Il brano in questione è un brano che non sfigurerebbe tra i classici dell'intero genere street/glam e non solo di quello attuale! L'interpretazione è da brividi ed al termine del brano, estasiato esco fuori dal locale per gustare ogni singola nota fatta mia sino a quel momento, ma perdendomi i due bis richiesti a gran voce dal pubblico ormai ammaliato e sottomesso dalla bravura della band e dalla bellezza delle canzoni, magistralmente presentate. La serata, bellissima, è finita...io devo tornare da Brescia a Milano e spero che l'autovelox non mi colga in flagrante ’cause I'm runnin’, runnin’ on the motorway of my mind, I'm goin’ fast...! Scaletta 01. Big Shot Tokyo 02. Dancin’ In My Fire 03. Strawberry Kills, Blackberry Thrills 04. Watch Ou Baby 05. You Spin Me Round (Like A Record) 06. Decadence Dream 07. Need For Speed 08. My Sweet Witch 09. The Ritual (Hell Is Better Than All) 10. Danger In The City 11. Are U Alright? 12. Solid Guy (S.G.) 13. No Rock Zone 14. Goin’ Fast 15. Anarchy In The U.K

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