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ANTIMATTER

Infrasettimanale di gran qualità quello degli Antimatter al Wishlist di Roma. Dopo l’abbandono dell’ex Anathema Duncan Patterson nel lontano 2005, le redini del songwriting della band sono saldamente passate nelle sapienti mani di Mick Moss. Leader indiscusso che troviamo comodamente e tranquillamente seduto sui gradini del club fino a pochi minuti prima dell'inizio del set. “Existential” apre intimamente le danze con delicatezza, quasi a non voler disturbare l’atmosfera rilassata che si era venuta a creare. Ma nel prosieguo, canzone dopo canzone, si vira verso una chiave più potente ed heavy dove spiccano per intensità “Killers” ed “Uniformed & Black”, fino a tornare a sonorità più introspettive con “Can Of Worms” e “Liquid Lights”, che rallentano i giri, ma fanno vibrare le corde dell'anima.

La band tiene sempre viva l’attenzione del pubblico presente anche grazie a delle versioni dei brani rivisitate e adattate alla dimensione live che donano maggiore enfasi ed efficacia. Ci riferiamo a “Saviour”, “Black Sun” (Dead Can Dance cover), “The Last Laugh“, “Stillborn Empires” fino alla splendida chiusura riservata a “Leaving Eden”, un solenne distillato di fragilità. Un ottovolante di emozioni che ha attraversato 25 anni di onorata carriera e che a stento siamo riusciti a contenere. Una scaletta perfetta che pesca il meglio della loro discografia e che ci ha avvolto fino alla fine del set, compresi i bis che in realtà tali non sono stati, poiché la band non ha mai lasciato il palco.

Viene spontaneo comparare la voce calda e profonda di Moss, protagonista di una prova davvero convincente, con quella di Eddie Vedder dei Pearl Jam. Quello che non riusciamo a spiegarci è come mai una band di tale classe e raffinatezza compositiva non riesca a riempire i locali di Roma e rimanga un fenomeno di nicchia. A testimonianza della rilassatezza della serata, il vocalist a fine concerto si è messo a vendere, firmare e non lesinare foto e due chiacchiere con tutti coloro che gli si sono avvicinati. Eleganza a profusione, sopra e sotto il palco.

Si ringraziano Alex Giuliani per la gentile collaborazione, Floriana Ausili per le foto e sopratutto la Dark Veil per averci portato questa meravigliosa band.

SETLIST:
1. Existential
2. Killer
3. Uniformed & Black
4. Can of Worms
5. Liquid Light
6. Saviour
7. Black Sun (Dead Can Dance cover)
8. The Freak Show
9. Landlocked
10. Fighting for a Lost Cause
11. Angelic
12. The Last Laugh
13. Stillborn Empires
14. Dream
Encore:
15. Monochrome
16. Leaving Eden
17. Paranova
 

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