HARDCORE WARFARE FEST: Report fotografico
Si è tenuto l'8 giugno scorso al Roof Live di Lucca l'Hardcore Warfare Fest. Il festival, organizzato in collaborazione con Italia Di Metallo, ha visto avvicendarsi sul palco quattro band italiane in attesa della performance dei Cripple Bastards, storica band grindcore per la prima volta a Lucca, ed attualmente impegnata in tour anche all'estero. Primi ad esibirsi i Butters, giovanissima band hardcore/punk originaria di Pontedera con all'attivo al momento un solo album; a seguire gli Sterminia, interessante band thrash metal nata intorno al 2013 nel pisano; la band, dopo diversi cambi di formazione, ha scelto nel 2019 una nuova cantante, stavolta una voce femminile e potente che ha saputo catturare il pubblico, decisamente una bella sorpresa. Arriva poi la performance dei Nido Di Vespe, band grind/trashcore originaria di Lucca, che ci ha mostrato una performance molto parlata, provocatoria, a tratti comica, ma anche molto amara. L'intero spettacolo assomiglia quasi ad un comizio inframezzato dai brani scelti in scaletta. Le liriche sono impegnate su temi attuali, ma anche introspettivi, non mancando di una marcata vena dissacrante: basti pensare a brani come "Industria di Dè", "Come il Vento d'Inverno", "Oltre la Parola", contenuti nell'album 'Carne', o al loro album uscito nel 2012 dal titolo 'Il Giorno che Siamo Tutti Morti'. A seguire i Confraternita Del Vino, thrashcore band apuo-versiliese formatasi nel maggio 2018: la loro performance è coinvolgente e la loro proposta musicale conserva molti elementi grind senza rinunciare al cantato in italiano. Il gruppo si mostra assolutamente dinamico sul palco, e riesce a farsi ascoltare e ad emozionare; non è un caso che la loro principale attività e vocazione, come dimostrato dalla grande quantità di concerti dal vivo subito dopo l'avvenuta formazione e l'arrivo del cantante Andrea Righini già cantante dei Grana Zero, sia la concentrazione sul suonare live, una band che senz'altro ama e cura il suo pubblico. Chiudono la serata gli attesissimi, feroci Cripple Bastards. Nati ad Asti nell'ormai lontano 1988, divenuti i maestri assoluti in italia del grindcore. Si distinguono non solo per la proposta musicale a dir poco estrema, evolutasi negli anni sconfinando anche in elementi crust punk, hardcore/punk, fino ad arrivare alle soglie del death metal, ma anche per la durezza dei loro testi, resi ancora più efficaci dal cantato italiano. La forte personalità del frontman Giulio, conosciuto come "the bastard", è un ulteriore elemento di distinzione. La band ha rilasciato nel 2018 la sua ultima opera dal titolo agghiacciante e crudo come "tradizione vuole": "La Fine Cresce da Dentro". Una grande conclusione per una grande serata.
Commenti