ARTIFICIAL LIGHT ATTRACTION: FRAGILE SKIN
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22/07/2008'Fragile Skin' è il debutto del progetto elvetico Artificial Light Attraction: nelle otto canzoni presenti troviamo infusi due anni di lavoro del duo Shaub/Stucki, dal 2005 al 2007, fino al raggiungimento del prodotto finale presente oggi nel mio stereo. L'idea di base che stà dietro al moniker ALA è quella che tutte le fonti artificiali di luce quali TV e monitor attraggono ed influenzano le persone e la società. Il titolo dell'album, infine, si riferisce alla penetrabilità e facilità di condizionamento della mente umana. Musicalmente gli ALA si rifanno ad un rock di stampo alternative, che cerca di puntare più sulle emozioni da trasmettere che non sulla ricerca del refrain perfetto a tutti i costi. Il risultato è un platter interessante, non eccezionale dal punto di vista dell'originalità (la scena alternative è satura di prodotti ormai da tempo) ma valido dal punto di vista del coinvolgimento. Insomma le otto tracce di 'Fragile Skin' scorrono fluide e senza evidenti cali di tensione, portandoci a scoprire una band che può crescere ancora molto, visto che il sound proposto ha bisogno di molta più personalità per poter imporsi all'attenzione del pubblico. La produzione è ottima così come cover e booklet, che risultano professionali: insomma la parte tecnica e le qualità artistiche sono ok, manca solo un deciso salto nel songwriting per realizzare qualcosa di veramente potente e determinante nel panorama musicale. Per ora accontentiamoci di un progetto ai primi vagiti che fa intravedere buone potenzialità.
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