WEST BOUND: Volume I
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01/03/2019Gran bel disco questo primo parto dei West Bound, band capitanata dal vocalist Chas West, di recente visto all'opera con i Resurrection Kings, ed affiancato dall'esperto chitarrista/produttore Roy Z (già alla corte in passato di nomi altisonanti quali Bruce Dickinson e Rob Halford). 'Volume I", il che lascia presagire anche album futuri, è un disco di hard rock classico vitaminizzato che da un punto di vista stilistico fa il verso a band quali Whitesnake e Thin Lizzy, mentre in fatto di suoni e di approccio al genere non è un azzardo chiamare in causa anche i Badlands di Jake E. Lee. L'insieme, però, gode di forte personalità, e l'impronta di chi dirige il progetto è determinante non poco: Chas graffia, ruggisce con la sua ugola quando i brani ci bombardano con scariche elettriche, ed allo stesso tempo riesce a lasciare il segno anche quando vanno in scena romanticherie più assortite - vedi "Turn To You"; dal canto suo Roy Z scrive ancora come un entusiasta rocker alle prime armi, ma con le manine fatate di chi sembra già nato maturo. Il quadro d'insieme che ne viene fuori è quello di un lavoro diretto e magmatico, tosto ed orecchiabile, in cui la ricerca melodica si sposa (quasi) alla perfezione con una dinamicità dirompente, a tratti epica - "Keeper Of The Flame". Un disco con qualche passaggio a vuoto nella fase centrale, ma figlio di un progetto che, se continua su questa strada, saprà certo darci ulteriori soddisfazioni negli anni a venire.
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