VANISHING POINT: EMBRACE THE SILENCE
data
03/09/2006Dall’Australia con furore. I semi-sconosciuti Vanishing Point, dopo aver sfornato due album di medio valore, tornano a cinque anni di distanza da “Tangled In Dream” con l’album “Embrace The Silence”. Ed è così che i sei dalla terra dei canguri riescono a fare la differenza, con un prodotto dal sound estremamente ricercato che fa da palcoscenico per le ovattate atmosfere sognanti che compongono questo platter. Vero motore di questa realtà onirica è il singer Silvio Massaro, la cui voce calda ed avvolgente varia senza difficoltà tra mille diverse tonalità. A dargli manforte ci sono Leonard Kopilas, con le sue emozionanti tastiere, e la coppia di asce di Porcianko e Vucur, con delicate trame e solismi mai in eccesso. E così la macchina prende vita accompagnandoci per oltre un ora tra un mid tempo, una ballad e frangenti a doppia cassa senza mai distoglierci dalla profonda e soffusa atmosfera di serenità che pervade tutto l’album. Prendendo spunto da un po’ tutti i generi tra rock, progressive ed accostandosi al power dei finlandesi Sonata Arctica la band senza inventarsi nulla di nuovo crea un prodotto fresco ed apprezzabile che non scade mai nel banale. Un disco che vede pezzi come la veloce opener “Hollow”, la corale “Reason”, il mid tempo di “Somebody Save Me” tutto da cantare, la romantica ballad “Breath” come validi esempi per riassumervi i contenuti di questo “Embrace The Silence”, vista l’estrema validità dell’intero album. I Vanishing Point hanno dimostrato il proprio potenziale con una release al di sopra di tutte le aspettative, senza pensare di sconvolgere o d’inventare chissà cosa componendo un prodotto di gran classe. Un disco che gli appassionati del genere non possono lasciarsi sfuggire, una vera perla rara tra le tante uscite che compongono il panorama Power internazionale.
Commenti