FALLING IN REVERSE: Popular Monster

I Falling In Reverse a questo punto della loro carriera sono delle superstar. Famosissimi. Ronnie Radtke ha appena comprato una casa da 9 milioni di dollari. Ed anche se questo è encomiabile e sono felice per tutto il successo che hanno riscontrato, tutto cio mostra molto chiaramente come abbia dovuto vendere gradualmente la sua anima al diavolo (le etichette discografiche) per poter ottenere quel tipo di fama e riconoscimenti. All'inizio della loro carriera c'era voglia di divertirsi, una verve chiaramente riscontrabile nei lavori  pubblicati dai Falling in Reverse. Non si prendevano troppo sul serio, ma c'era un utilizzo delle chitarre davvero importanti e un uso dell'elettronica molto meno marcato.Ci trovavi influenze pop-punk vicine ai Blink 182, elementi pop simili ai The Cure più spensierati, sopratutto nelle line di basso ed alcune somiglianze con gli A Day to Remember nei breakdown e nella struttura musicale. Niente di originale, certo, ma almeno erano divertenti da ascoltare. Pop metal moderno con ottime chitarre e alcune canzoni ben costruite. E Ronnie come cantante dimostrava umorismo ed una estensione vocale non indifferente. Il problema con 'Popular Monster' è che tutti gli elementi negativi precedentement trovati sono ritornati ed inseriti in massa in questo album, amplificati al massimo. E sia chiaro, la situazione è molto grama. Le chitarre sono quasi inesistenti, la voce ancora più orecchiabile ed i drumloop sono tutti così prevaricanti. Non mi sorprenderei assolutamente se per questo album non fosse stato utilizzato un solo vero strumento. La sua sterilità e la sua produzione estremamente sdolcinata equivalgono a buttare giù tre litri di miele di botto. Così dolce da indurre il rigetto a fontana. E meno parliamo della cover di "Last Resort" dei Papa Roach, meglio è. Ed è infatti così dolce e privo di mordente che l'unica cosa salvabile di 'Popular Monster' sono le co-vocals di Alex Terrible in "Ronald". Mi manca davvero tanto Jacky Vincent. Almeno i suoi riff erano godibili e gli assoli davvero avvincenti per la loro tecnica estrema, ma intensamente melodici. Goditi la villa da popstar, Ronnie. Immagino che tu stia facendo tutto il possibile per continuare a permettertela, e chi potrebbe darti torto? Chiedi ai Metallica. Chi se frega della credibilità quando in banca hai un conto da 7 o 8 cifre, no?