THRESHOLD: Legends Of The Shires
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21/09/2017Con l'abbandono (o il licenziamento) di Damian Wilson, inzialmente si potevano intravedere nuvoloni grigi e minacciosi stanziare sul futuro della band, dato che i recenti lavori del gruppo inglese avevano lasciato il segno in ambito progressive. In breve tempo sostituito dal redivivo Glynn Morgan (già con i Threshold con il secondo disco in studio, 'Psychedelicatessen'), e ripristinata la formazione, il dubbio si è poi spostato sulla qualità del nuovo materiale, questo perchè con Wilson si erano toccati apici creativi importanti. Per fortuna con 'Legends Of The Shires' il risultato non è cambiato. Un discone progressive nel vero senso del termine, e metallico al punto giusto. Lo stile della band non è mutato, e chi conosce bene i Threshold sa cosa aspettarsi. Dovendo andare ancora più in profondità, i due aggettivi "progressive" e "metallico" assumono caratteri anche più decisi: il primo, sia perchè alcuni brani si presentano come vere e proprie suite in cui tutto quanto concerne il genere viene lavorato ed interpretato in modo sublime - come "The Man Who Saw Through Time" e la conclusiva "Lost In Translation" - sia perchè lungo l'intero disco gli arrangiamenti e gli inserti strumentali costituiscono un'ossatura salda e preziosa, e non sterili collanti per tenere in piedi le composizioni come si ascolta di solito in giro; il secondo, e qui entra in gioco la presenza di Morgan, perchè con la sua attitudine più arrembante, la sua ruvidezza vocale, brani come "Small Dark Lines" e "Superior Machine" risultano vincenti ed aggressivi allo stesso tempo. Ma c'è spazio anche per le sorprese con "Stars And Satellite": i Threshold che non sembrano i Threshold, anche se lo sono a tutti gli effetti: brano melodico, potente e sognante, coinvolgente, ma dal tiro più "rock" che altro. Per il resto, se non fosse per "On The Edge", canzone che lascia poco o niente a causa della sua piattezza di fondo, e di qualche momento di stanca che non aggiunge molto a quanto già ascoltato ("State Of Independence"), potremmo parlare di capolavoro, o quasi. Ad ogni modo, 'Legends Of The Shires' è un disco superlativo che ci consegna una band in uno stato perenne di forma (tra leggeri alti e bassi, a conti fatti, non hanno mai registrato un disco che non valesse la pena ascoltarlo), ormai senza più dubbi tra i più grandi gruppi di sempre del carrozzone prog metal.
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