ALL THAT REMAINS: THE FALL OF IDEALS
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30/07/2006Non avevo mai seguito con particolare attenzione la carriera degli statunitensi All That Remains finchè non sono incappato per caso in questo loro terzo lavoro, “The Fall Of Ideals”. Mi aspettavo come da copione un disco metalcore magari anche qualitativamente valido ma ancorato fin troppo agli stilemi che tirano di questo periodo, e invece sono stato fortunatamente smentito dall’eccellente musica targata All That Remains. L’esplosione dell’opening track “This Calling” è esemplare nel suo assalto all’arma bianca spezzato in maniera compulsiva da un apertura melodica micidiale in corrispondenza del ritornello; i cinque americani hanno scoperto una formula che non tarderà a mietere vittime, e ne fanno giustamente un uso più che abbondante per forgiare a dovere “The Fall Of Ideals” che a conti fatti si dimosterà, dopo numerosi ascolti, uno degli highlight sicuri dell’anno 2006. La grandiosità del sound è dovuta sì alla illuminante song structure di cui sopra, ma anche e soprattutto ad una tecnica strumentale di prim’ordine, ad un solismo sopraffino e ad una produzione semplicemente perfetta. Se c’è una cosa che si può recriminare alla band è forse quella di giocare un po’ troppo sullo stesso copione senza un minimo straccio di variazioni; resistere a pezzi come “Not Alone”, “It Dwells In Me”, “Whispers” o “Become The Catalyst” è impossibile, ma un songwriting di più ampio respiro forse avrebbe giovato all’opera nella sua interezza. Poco importa; certe cose me le aspetto, doverose, in una futura release, per adesso abbiamo davanti una band ed un disco che fanno capire ai soliti tonti che il metal americano moderno ha ancora più di qualche cosa da dire.
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