SUHNOPFER: Hic Regnant Borbonii Manes
data
02/11/2019Scossa elettrica di nera matrice per i francesi Sühnopfer. Dovremmo parlare al singolare, quando ci riferiamo al project, visto che unico protagonista risulta essere Ardraos, musicista dal curriculum molto folto, attivo con la sua creatura dal 2001 e con alle spalle altri due full-length e demo alla spicciolata. Il sound proposto è un black metal teso, scevro da pause o intermezzi acustici, in cui le melodie sono intessute nella trama di chitarre. I brani non hanno attimi di pausa, ricordando quell’acume degli storici Dissection, senza però avere quegli stacchi e genialità degli svedesi. Le armonie così sono costante all’interno dell’estremizzazione dell’album, altrettanto perseverante nel rigurgitare odio. In tal senso i pezzi poco di discostano l’uno dall’altro, flusso di ritmiche e chitarre che soffocano, fino all’intorpidire, anche il più avvezzo a queste sonorità. L’uniformità dei riff e il martellare della batteria non riescono a farci distinguere, da un episodio all’altro, vere diversità. Si fatica ad arrivare alla fine di un disco che accenna a momenti di pausa, sui quali l’artista dovrebbe lavorare per personalizzare e non asfissiare con estremizzazioni spesso fini a se stesse. Non vi nascondiamo una certa stanchezza già a metà di un full-length la cui inespressività pare stroncata da un odio povero di contenuti, derivativo e fine a se stesso.
Commenti