SIMMONS, GENE: ***HOLE
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24/08/2010Un trittico di killer songs in apertura. La Simmons-version della hit techno "Firestarter". Languide ballad dai coretti irresistibilmente catchy. Party songs ed echi dei Beatles. Voci bianche manco fossimo all’interno di una compilation di canzoni di Natale. Poi c’è lui, il demone, l’attore, il produttore, il talentscout con la sua faccia da schiaffi che troneggia nella cover confezionatagli da David LaChapelle, e degna del paginone di un Playboy diretto da David Lynch. Immaginatevi dunque un grosso gelato, un multi gusto che pare impossibile finire senza rischiare un’indigestione. 'Asshole' (birbantemente censurato in copertina pur convivendo con l’etichetta del parental guidance) è questo oltre che il comeback del cantante e bassista dei celebri Kiss, a ventisei anni dall’omonimo esordio rientrante nel progetto solista "a quattro" della band , che per l’occasione non pone limiti alla sua vena creativa e alla sua ingordigia di generi. Puro fuckin’ rock n’ roll ma anche molto altro e, se si guarda oltre il tentativo di arruffianarsi il pubblico giovane con un vecchio successo dei Prodigy di 'The Fat of the Land' (versione tra l’altro praticamente identica all’originale se si esclude il vocione di Gene al posto di Keith Flint), si scopre un vero forziere di materiale sonoro che spazia da influenze Zappiane (c’è mezza Zappa family che canta e suona nell’album compreso Frank) ai già citati Beatles sino ad arrivare a…Prince (sentitevi l’attacco di "Dog" e poi ne riparliamo), in un tripudio di guest stars tra passato e futuro degne dell’artwork sovraffollato di copertina. Eric Singer, Bruce Kulick ma anche Bob Dylan (co-autore di “Waiting For the Morning Light”) il funambolico Richie Kotzen, il fantasma di Frank Zappa, senza tralasciare figlia e mugliera (l’ex-playmate e attrice di soft-core Shannon Lee Tweed) al seguito. Tredici canzoni (quindici se vi accaparrate l’edizione dei jappi) che sono una vera e propria festa per le Trombe di Eustachio e che mostrano un poliedrico Simmons (canta, suona basso, chitarre, produce) che si diverte a cambiar più volte pelle facendoci nel contempo divertire, cosa quest’ultima fondamentale al momento di scegliere se cacciare o meno gli euro per l’acquisto. All’epoca Simmons dichiarò (da sbruffone?) di avere nel cassetto un altro centinaio di songs di questo livello tanto da poterci riempire dieci album. Gene che stai aspettando?
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