SHADOWGARDEN: ASHEN
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06/09/2010Gothic metal canonico a più non posso. Se non fosse che gli Shadowgarden non sono altro che lo sfogo "commerciale" di membri dei Draconian, il progetto passerebbe in secondo piano molto più velocemente ed in silenzio se si trattase di perfetti sconosciuti. Questo perchè "Ashen" è soltanto un disco come tanti altri, e non si sforza certo di elevarsi dalla massa di dischi gothic più o meno tutti simili. Brani lineari, ritmiche stanche e melodie mai efficaci lo caratterizzano, se non in rare occasioni quando a funzionare sono i ritornelli, quel tipo di ritornello che ti si piazza in testa e lo intoni anche quando stai dormendo. Parlo di "Murky Waters", occasione in cui i nostri si concedono ad uno stile meno Sentenced oriented, e più sinceramente, personalmente struggente. Il resto pare un omaggio alla ormai leggendaria band finlandese di cui 'Ashen' sembra quasi volerne elogiare il mito; a tratti ben chiari anche rimandi ai mai troppo compianti Cemetary, anche se a chiudere il disco "Slowmotion Apocalypse", sorta di "doom ballad" che ricorda i fasti dei Draconian, risolleva la quotazione generale di un lavoro tecnicamente perfetto, e che certamente entrerà nelle grazie di qualche appassionato del genere, ma che in sostanza si farà dimenticare dopo il primo ascolto da quella maggioranza che piangerà in eterno, a ragione, la morte dei Sentenced. Orrenda la copertina.
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