Seventh Void: Heaven Is Gone
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29/12/2010Prima fatica discografica per i Seventh Void, progetto fortemente voluto da Kenny Hickey, ex chitarrista dei Type 0 Negative. Ciò che stupisce ed affascina è il sound di questo nuovo lavoro, un'alchemica miscela di dark rock e doom di chiara matrice seventies, senza però cadere nello scontato, nel noioso, nel già sentito e soprattutto evitando di utilizzare ritmiche troppo pompose. I puristi del doom troveranno piena soddisfazione ascoltando "The End Of All Time" e "Death Of A Junkie", brani dalle ritmiche rallentate e dalle linee vocali cupe e malefiche; durante l'esecuzione di "Heaven Is Gone" e "Shadow On Me" il gruppo sfoga tutta la sua aggressività con delle sonorità tipicamente heavy grazie a delle ritmiche poderose. Ma visto che, come si suol dire, "o sono strani, o non li vogliamo", il gruppo decide di regalarci "Closing In" e "Last Walk In The Light", due brani che toccano addirittura i lidi dell'hard/grunge. Riuscire a trovare la benché minima caduta di tensione in un lavoro del genere è un'impresa che definire titanica è puro eufemismo. Qui siamo di fronte ad un album che riesce a mantenere vivo l'interesse dell'ascoltatore dall’inizio alla fine. Considerando che il 2010 è stato un vero e proprio anno di "vacche magre" per quanto riguarda il genere doom (se si escludono delle rarissime eccezioni), posso senza ombra di dubbio affermare che i Seventh Void sono la classica boccata d'aria nuova e fresca che ridona linfa vitale al genere. È proprio il caso di dire "meglio tardi che mai".
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