SERPENT OMEGA: II
data
05/09/2020I puristi del doom o dello sludge potrebbero non gradire lo strano connubio che gli svedesi Serpent Omega ci propongono. Il secondo album del gruppo è, appunto, un violento lavoro doom/sludge di stampo moderno corroborato da assaggi black, crust e partiture di metal più classico. I riff sono cupi e dotati di un incedere possente, vedi le due tracce d’apertura “Orog Nuur” e “Land Of Darkness” con tratti di sfuriate di crust che toccano labilmente punte di hardcore; ciò che si nota, immediatamente già dal primo ascolto, è il punto forte delle composizioni, ovvero la voce. Le urla della brava Pia Kristina Stjärnvind alias “Urskogr” donano, subito, uno strano sapore ai brani; si percepisce tutta l’irruenza dell’hardcore e del black durante le performance in scream, mentre le parti cantate con voce pulita regalano atmosfere magiche, da sabba, una dolce strega che evoca i demoni più reconditi della nostra anima. La parte più intransigente dell’album si può ascoltare sulla traccia “Through The Gates” che miscela perfettamente parti hardcore/crust con sfuriate black, a volte cambiando nettamente l’andamento del pezzo. Ottima la resa dei musicisti e del missaggio che, in un genere spesso saturo e oscuro, riesce a dare “visibilità” a tutti grazie ad una produzione cristallina e molto ben curata. Spesso la stesura del secondo album risulta più complessa del debutto, nel nostro caso sono passati sette anni dal precedente lavoro omonimo; i Serpent Omega hanno avuto tutto il tempo per accumulare rabbia e idee per consegnarci un ottimo secondo capitolo.
Commenti