SEPTICFLESH: Mystic Places Of Dawn

Certo che l'etichetta poteva aspettare il ventennale per ristamparlo! Ad ogni modo, più passa il tempo, più crediamo che queste mosse di mercato assumino un valore piuttosto discutibile. Non ne beneficia certo lo spettro del suono, e l'unico punto a favore va a chi sceglie di comprare il disco che cosi ha modo di poter accaparrarsi un album ad un prezzo anche vantaggioso con qualche bonus track, outtake: ma qui nemmeno l'ombra. Soltanto l'Ep 'Temple Of The Lost Race': come nella precedente ristampa per Holy Records uscita undici anni fa. Niente di nuovo nel contenuto, quindi, se non per la visione di un artwork come al solito straordinario del bassista. I Septicflesh esordirono con un debutto esageratamente bello, dove i toni epici delle tastiere ("Mythos") si incrociavano in modo perfetto alle chitarre creando un tappeto unico di puro misticismo ("The Underwater Garden").