ESOCTRILIHUM: Döth-Dernyàlh
data
30/10/2024Estremamente prolifica questa one man band francese, il cui ignoto unico membro ci ha regalato ben undici album in sette anni, oltre a quattro EP e singoli a non finire. Se solo la qualità andasse di pari passo sarebbe uno scenario fantastico. Infatti cosi non è. Le lunghe composizioni spaziano da un black cerimoniale, si pensi ad esempio ai primissimi Samael, con qualche accelerazione qua e la e alcuni passaggi più melodici, a la Summoning per intenderci. Non mancano però parti semiacustiche che potremmo definire ambient/gothic/darkwave. Nel mentre anche il cantato svaria fra il metal estremo e clean vocals drammatiche. Potrebbe essere tutto molto interessante ma i passaggi da un genere all'altro sono estremamente bruschi, dando la sensazione di semplice accostamento senza che vi sia alcuna organicità. Questo rende l'ascolto frustrante, laddove la lunghezza dei brani non trova giustificazione in una forma di necessità, ma sembrerebbe solo frutto di addizione di parti che poco hanno da spartire fra di loro. Diversi sono gli spunti interessanti in quest'opera, ma la realizzazione non è all'altezza.
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