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ROTTING CHRIST: THY MIGHTY CONTRACT

data

28/10/2004
84


Genere: black/death
Etichetta: Osmose
Anno: 1993

Il primo vero full lenght album per i Rotting Christ, band greca dalle fortune alterne come il tempo in Primavera, risultò essere un album di tutto rispetto soprattutto se si considera il periodo in cui uscì. Personalmente non avevo particolarmente gradito le proposte precedenti del gruppo, mentre invece all'epoca fui particolarmente attratto da questo dischetto, che sapeva migliorare gli aspetti ridicolamente trucidi degli EP precedenti e apriva allo stesso tempo porte nuove su soluzioni sonore più variegate. Una di queste fu appunto l'utilizzo partiture e sonorità atmosferiche all'interno di un sound a cavallo tra Black e Death di fine anni '80 (quando ancora si usavano i due termini con molta licenza e non vi era una vera e propria linea di demarcazione sonora fra di essi). Grazie all'entrata in line-up di Magus Vampyr Daoloth (nella vita di tutti i giorni conosciuto come George Zaharopoulos, dietro ai Thou Art Lord e Septic Flesh) alle tastiere e synths, il sound del gruppo si è ora fatto più fluido, maestoso e preciso, insomma è diventato decente sotto ogni aspetto e molti infatti considerano 'Thy Mighty Contract' il miglior album dei Rotting Christ. Le influenze del sound del passato ci sono tutte, specialmente nella batteria, mentre già il lavoro della chitarra (sempre retaggio di Themis 'Necromayhem' Tholis) è diverso: più aperto a soluzioni innovative, più melodico e più aggressivo dove è richiesto. Le tematiche affrontate sono le solite, un po' strane e bizzarre, da sempre care al gruppo greco: storie legate ad una dimensione sulfurea nella quale i miti degli Antichi rivivono e acquistano gloria maggiore. Personalmente ho sempre considerato tutto ciò un po' ridicolo, ma comunque si plasmano bene con il tappeto musicale proposto, e allora, finché va tutto bene, perché obiettare? Episodi migliori? C'è solo l'imbarazzo della scelta: ho ascoltato e riascoltato centinaia di volte (non scherzo) quest'album, e quindi mi sento di consigliare subito: la malvagia opener "The Sign Of Evil Existence", e il trittico composto dalle canzoni n°5, 6 e 7 (controllate nella tabella a lato, non mi fate scrivere tutti i titoli, please). Nella versione che ho io, ossia quella rimasterizzata dalla Century Media del 2001, sono presenti anche due bonus tracks, delle quali la seconda, "The Mystical Meeting" altro non è che una versione riregistrata dell'originale presente su 'Passage To Arcturo', assai migliore dell'originale.

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