PHAZE I: PHAZE I
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23/05/2006Prima uscita per il progetto Phaze I, parto discografico dei fratelli David e Franck Potvin (già attivi con Lyzanxia) ai quail si affianca l’ottimo drummer Dirk Verbeuren, in azione con Scarve e più recentemente reclutato come batterista fisso dagli svedesi Soilwork dopo un considerevole periodo come session. “Phaze I” ci propone una mistura particolare di metal estremo, influenzato soprattutto dal thrash e del death melodico, dotato di un approccio molto moderno e se vogliamo tecnologico, non troppo dissimile dale scorribande inumane alle quali ci hanno abituato gli Strapping Young Lad; ed è proprio la band di Townsend il principale punto di riferimento per il trio fin dall’opener “New Archetypes”, nella quale ottime idée dal piglio tastieristisco si fondono per bene a suoni più prettamente metallici ed estremi (molto valida la performance vocale). Purtroppo, l’atmosfera che si respire in “Phaze I” è grossolanamente altalenante; ai buoni spunti espressi in brani come la già citata opener, “Stench Of Their Flesh”, “Screams Of Dying Dogs” (i migliori del lotto) o “Going To Exist” si alternano passaggi troppo raffazzonati, che sanno di incompiuto e rischiano di risultare in un incoerente marasma di sonorità pasticciate tra loro. E’ questa la sensazione che si avverte durante gran parte dell’ascolto, ed è una pecca che purtroppo opacizza ancor di più i pregi effettivi che, come detto, non mancano. Sono certo che i fratelli Potvin fossero ben consci del rischio che correvano mettendo un piedi un progetto così ‘ambizioso’; la scommessa almeno per ora non è stata vinta, ma non escludo che dando tempo al tempo si potrà fare decisamente bene. Transitori.
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