PEST: REST IN MORBID DARKNESS
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28/01/2008Non se ne può più. Davvero... Avete mai sentito parlare dei Pest, black metal, dalla Svezia? "Quali Pest, ce ne sono tanti che si chiamano così" Obiezione giustissima, che precede la successiva risposta b"Ah, no" una volta spiegato per bene di quale gruppo si stia parlando. I nostri Pest in questione altro non sono che un gruppo fautore di sonorità preistoricamente black/thrash metal vecchissimo stampo imbevute di Motorhead, sulla falsariga, ma con tonnellate di stile in meno, dei norvegesi Carpathian Forest. Anni '80 dilaganti, per un duo attivo ormai da un decennio, composto dal baffuto Necro e Equimanthorn, e nove canzoni staticissime che racchiudono tutti i possibili cliché del genere in questione senza provare ad osare nulla di più, questi sono gli ingredienti di 'Rest In Morbid Darkness', l'ennesimo album in studio che sinceramente trovo inutile e spocchioso. Non entro nei dettagli delle tematiche affrontate a livello di testi, visto che non si prova nemmeno ad uscire dal seminato, invettive contro Gesù, blasfemia ridicola, morte e suicidi vari tutte cosucce già lette e rilette e al giorno d'oggi alquanto infantili. Per chiudere in bellezza vi avverto che nemmeno la registrazione si salva da critica, risultando alquanto approssimativa, e quasi sicuramente voluta proprio così perché più "troo" e casereccia per un prodotto registrato nel 2007, quando anche in Grecia (non proprio la patria della musica metal) da qualsiasi parte si ottengono risultati migliori.
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