PERSEFONE: CORE
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18/02/2008Arrivano da Andorra e probabilmente sono l'unica band metal del minuscolo stato pireneo: loro sono i Persefone e propongono una sorta di Progressive Death Metal dalle atmosfere alquanto gotiche e con una forte carica melodica. Le prime band a cui fanno pensare sono sicuramente Opeth, Symphony X e addirittura Arcturus, in certi passaggi. Non mancano, però, i momenti acustici e strumentali, come la bellissima fuga di pianoforte che prelude alla opethiana "To Face The Truth" e il breve e intenso arpeggio di "Dark Thoughts From A Dark Heart". Parlare di questo disco non è facile. La 'matrice' e la stessa equalizzazione fonica sono tipiche di una band prog metal, anche se troviamo, come detto in precedenza, l'innesto di elementi acustici e avatgarde, che rende difficilmente collocabile il sound dei Persefone. Sono tanti gli elementi che meritano analisi. Per cominciare, diremo che il livello tecnico degli andorrani è spaventoso, senza voler fare un'esagerazione, ma nonostante ciò, a differenza di tanti altri gruppi prog non si perdono nel mero tecnicismo e virtuosismo, elemento comunque pure presente e con un proprio 'senso', per così dire. Ma un ruolo importante lo giocano le atmosfere, oscure e gotiche, ma allo stesso tempo maestose e sinfoniche, che trovano perfetto accostamento ai complicatissimi riff degli axe-man, che lasciano intuire le ore passate ad 'armonizzare' il tutto, in fase di composizione. L'accostamento tra il vocalist Marc Martins Pia, ora pulito e intenso, ora cupo e 'growleggiante' (a tratti ricorda Mike Akerfeldt degli Opeth) a una bravissima ma non meglio nota vocalist donna, rende perfettamente l'oscurità e l'elemento Gothic di cui è intriso il sound degli iberici. Ma i momenti di violenza non mancano. Quando vogliono i Persefone sanno essere cattivi e sono ben capaci di percuotere a suon di blast beat l'ascoltatore, ma ve lo dico fin da adesso: se cercate aggressività, pura violenza sonora e magari blasfemia la band non fa per voi. Discorso a parte meritano le tematiche, tutte rivolte al mito greco. Le tredici tracce di 'Core' sono suddivise in tre 'capitoli', nell'ambito dei quali sono narrate storie di introspezione e riflessione interiore, con il mondo di Omero come sfondo. Lavoro eccellente anche per la cover e l'elegante confezione cartonata e la produzione, assai limpida e precisa, a cura di Peter in de Betou, che ha collaborato con numerose band scandinave (Katatonia, Dark Tranquillity, Dimmu Borgir tra le altre). Cosa dire, una scoperta davvero interessante. Spero seriamente che i Pesefone riescano ad abbandonare l'Ade almeno per un po' e si facciano conoscere nel mondo dei vivi, perchè se lo meritano sul serio. Altra ragione di stimpa personale nei confronti degli iberici,è la frase riportata sul retro del disco, che recita "If you upload this album on the net... oh well, hope you like the album" (se mettete in condivisione questo album su internet... beh, spero vi piaccia). Bravi ragazzi, avete capito tutto. P.S. Questo cd è una riedizione dell'album, rilasciato un anno prima con l'etichetta Soundholic. Nella precedente edizione i brani di ogni 'capitolo' erano attaccati, in maniera da creare un album composto da sole tre, lunghissime, canzoni.
_ PER I FANS DI Opeth - Symphony X - Dark Lunacy
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