NEVERALONE: SAME OLD SHIT
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05/03/2014Niente da dire, se il punk-rock è fatto col cuore rimane uno dei pochi generi musicali capaci di unire a sé le più svariate tipologie di ascoltatori. A farci arrivare a questa conclusione sono stati i modenesi NeverAlone, un gruppo che merita un posto al sole come pochi altri colleghi in Italia. La loro capacità di esprimere concetti in maniera diretta è qualcosa di invidiabile, un gruppo che sa come trasmettere emozioni pur trattando temi tutt’altro che rosei. Cosa c’è di più triste e grigio della società odierna? Semplice, nulla. E proprio da qui prende il via 'Same Old Shit', titolo quanto mai azzeccato per descrivere progetti e prospettive di un sistema allo sbaraglio. A raccontare le cose in maniera spassionata ci pensa una band che ha una gran voglia di esprimersi con le dovute maniere, cresciuta coi racconti di strada dei Clash, ma che ha saputo aggiornarsi dando un'occhiata a ciò che negli anni '90 Epitaph e Fat Wreck Chords hanno diramato. Musicalmente il loro è un punk-rock tradizionale, ma non troppo, il DNA rimane intatto e fedele all’old school, ma l’ingresso in scena dell’hardcore californiano e del rock’n’roll ha dato ancor più attributi e peso al disco, rendendolo vario e piacevole all’ascolto. Cercare un pubblico di riferimento è cosa alquanto ardua, i NeverAlone pur non essendo dei ragazzini sanno vestire bene sia i panni dei teenager incazzati col sistema, sia quelli più adulti e riflessivi. Un lavoro a 360 gradi insomma, qualcosa di estremamente raro, specie in Italia. Mai come in questa situazione il consiglio è quello di dare una chance a questa band, sia che siate punk-rockers che rockettari intransigenti.
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