MEGAPLASTIUM: MISS LIBERTY
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02/10/2006Conosciuti un po' da tutti i frequentatori della scena Hard Rock bresciana, i Megaplastium, attivi dal 1999, escono dallo studio di registrazione con questo "Miss Liberty", una sorta di concept/tributo sull'America, quella (cito dall'accompagnatoria dell'album) "dei sogni nel cassetto, quasi cinematografica, fatta di liberà, motociclette, strade desolate, donne e locali poco raccomandabili... e ovviamente puro Rock'n'Roll". E c'è da dire che in effetti, musicalmente parlando, i Megaplastium hanno ben assorbito la lezione dei maestri americani (ma anche australiani, considerando che spesso le strutture dei loro brani ricordano gli AC/DC): melodie ruffiane quanto basta, buona tecnica, impatto sonoro piacevole e piuttosto potente. Tutto bene, tutto ok, ma... c'è un ma. Sì, perchè la scelta di cantare in italiano su una base musicale di questo tipo è paragonabile a quella di camminare a piedi nudi in mezzo a una distesa di serpenti velenosi: coraggiosa, ma anche un po' assurda... con il rischio - alto - di essere morsi. Capita così che brani assolutamente validi come "La Convertibile", "Detroit", "Come Una Rock Star", "Red River", vengono svalutati da testi che spesso fanno involontariamente sorridere... cosa che purtroppo non rende giustizia al valore musicale della band bresciana. Aggiungete il fatto che la voce e il cantato di Angelo Puntarello sono piuttosto particolari (e non piaceranno a tutti), e il giudizio (che dal punto di vista prettamente musicale poteva essere decisamente buono) cala vistosamente. Peccato. Un'ultima annotazione che esula dal piano musicale: i Megaplastium dal vivo si esibiscono, secondo la più divertente tradizione Glam, truccati e mascherati con costumi personalizzati (boia, faraone, secessionista...): da non perdere, per lo spettacolo che propongono sul palco.
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