MANAGEMENT DEL DOLORE POST-OPERATORIO: I Love You
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24/06/2015Se non avete idea di cosa propongono i Management Del Dolore Post-Operatorio, prendete Lo Stato Sociale (tra l'altro loro compagni di etichetta) e mischiateli ai Fast Animals And Slow Kids e un pizzico di Ministri. Vi intriga come idea? Se la risposta è affermativa, allora addentratevi in questo nuovo lavoro della band abruzzese, il terzo per l'esattezza, che per il titolo prende spunto dall'omonimo film del 1986 di Marco Ferreri. 'I Love You' dal punto di vista stilistico e musicale è piuttosto diretto, verrebbe da dire quasi easy-listening: brani che durano tutti attorno ai tre minuti, buon cantato in italiano, melodie semplici, giri di chitarra che rimangono in testa. Degni di nota anche i testi, alcuni dei quali contengono richiami al premio Nobel Wislawa Szymborska ("Scrivere Un Curriculum"), ed a uno scritto anarchico del 1921 ("Il Mio Giovane E Libero Amore"). Il punto debole però di 'I Love You' è l'assenza di una killer track. Per intenderci, l'album inteso come complesso è sicuramente un buon ascolto, ma si fa fatica a scegliere una traccia come la migliore del lotto. Questo perchè le undici canzoni in questione sono sì carine, ma non sono indimenticabili. Ma ciò sicuramente non sminuisce più di tanto quello che è un buon disco.
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