MAGNUM: ESCAPE FROM THE SHADOW GARDEN
data
07/05/2014Il nuovo album dei Magnum inizia con un riff che pare rubato ai Saxon di "747 Strangers In The Night", poi man mano "Live'Til You Die" si distende e diventa un brano Magnun style a tutto tondo. Si apre così l'ennesimo ottimo disco della band inglese, ulteriore motivo per cui facciamo fatica ad aggiungere altri superlativi che meriterebbero di figurare nell'elenco già folto dopo ogni nuova uscita di Catley/Clarkin e soci. Due anni fa 'On The 13th Day' ci aveva esaltati, non è da meno questo 'Escape From The Shadow Garden', probabilmente giusto un gradino sotto al precedente lavoro, che porta la bilancia a pendere più verso il piatto di brani emotivamente più coinvolgenti con diverse ballad e mid-tempo. Non manca il "graffio" di fabbrica: "Too Many Clowns" ha in dote un riff davvero maleducato, forgiato nell'irriverenza dettata dal titolo del brano. Poi la voce di Catley che diventa sempre più espressiva, perdendo qualcosa nelle estensioni, si cala perfettamente nella parte ancora una volta, esibendo una prestazione calda ed avvolgente che si esalta proprio nei brani meno tirati. Tony Clarkin? Un seconda giovinezza la sua. Macina riff su riff e mette la firma ad ogni brano con una naturalezza disarmante. Tutto questo ben di dio concorre a rendere i Magnun una band davvero speciale, praticamente ageless, capace di tenere fermamente alta la bandiera del rock pesante, e continuare a scrivere la storia.
Frago
05/04/2015, 15:03
Per me è il contrario. Molto meglio del precedente, che soffriva soprattutto dal punto di vista emozionale. Questo lo sento più equilibrato e caldo. Anche se credo che in fin dei conti ci dimenticheremo anche di questo, i capolavori dei Magnum sono altri.