LUCA TURILLI'S DREAMQUEST: LOST HORIZONS
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08/06/2006Secondo disco in uscita per Luca Turilli che, contemporaneamente a “Infinite Wonders Of Creation”, ci propone questo progetto denominato Dreamquest in cui il chitarrista dei rhapsody si cimenta esclusivamente alle tastiere. Il risultato è un disco quanto mai spiazzante ma, a mio avviso, diviso in due filoni musicali ben definiti: da una parte il pesante uso dell’elettronica di canzoni come “Virus” ed “Energy”, che infondono al sound di Turilli un’aria di novità interessante e stimolante; dall’altra parte, purtroppo, assistiamo alla riproposizione del genere “rhapsodiano” impreziosito da innesti elettronici discreti e di valore solamente riempitivo. Devo dire di essere rimasto fortemente colpito dalla parte elettronica del cd: il songwriting è di ottimo livello e sinceramente avrei sperato in un disco orientato al 100% in quella direzione. Purtroppo non è stato così anche se devo dire che in questo caso alcuni accorgimenti mirati hanno permesso di ottenere un risultato più convincente rispetto a “Infinite Wonders Of Creation”: anche “Sospiro Divino”, praticamente la versione di “Lamento Eroico” con ugola femminile, mi ha fatto parecchio storcere il naso in quanto ad originalità della proposta. Lo standard qualitativo del missaggio e della registrazione è ottimo: il tutto è ben preparato ed impacchettato per bene, guarnito anche di una cover di buon spessore. I miei dubbi rimangano sull’eccessiva distanza, a mio avviso, fra le due anime che pervadono il disco: agli ascoltatori l’ardua sentenza…
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