Lilyum: Fear Tension Cold
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05/02/2010Lontani da tutti, creano il loro mondo, si guadagnano con sudore la loro fetta di aficionados, scrivono bella musica, e sono ormai da un bel po’ di tempo a questa parte, sotto contratto. Lilyum è una band costituita da due persone: poche ma buone, che hanno tirato fuori ancora una volta il loro buon secondo album. Già il precedente 'Ultimatum', dai toni catchy e dissonanti, faceva pensare ad un roseo futuro. Il suo successore è quindi un disco che si manifesta già con un bel titolo massiccio, tagliente e senza troppi orpelli (fa la sua bella figura, è molto d'effetto!). La facile presa di brani come la titletrack (come il chorus della stessa, nel precedente disco), possono contare su una struttura mefitica e diretta. Il lavoro alla voce di J.H. rimane buono, non ottimo ma sicuramente nel contesto un elemento graditissimo, soprattutto perché interpreta e poi canta. In "Obsession" recita And I felt no pain with the scissor still in my hand e la rabbia psicotica con cui urla quelle liriche, sono corredate da piccoli accorgimenti vocali, per rendere il risultato finale più brutale possibile. "Hail Failure - The End of a Sick Era" è il perfetto ritratto del mondo odierno secondo il duo torinese. Nei sette minuti che la costituisce, facciamo stavolta i conti, con una struttura che nel finale diventa sempre più oscuro, grazie anche ad alcuni brevi parti recitate con una certa morbosità di fondo. Voglio sottolineare i testi per niente scontati e originali, e il loro cambio stilistico. Dal 2009 in poi, hanno cambiato la loro proposta, e le produzioni home-made non hanno mai deluso le aspettative dandoci comunque un prodotto da non sottovalutare. Aspettarsi altro è come chiedere alla band di cambiare stile, quindi… Va più che bene così!
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